Pareggio spettacolare tra Catania e Bologna. Al Massimino accade tutto ed il contrario di tutto tra primo e secondo tempo. Il Bologna passa in vantaggio con Zuculini in apertura e raddoppia con Acquafresca 10’ dopo l’intervallo. Nessuna reazione del Catania, che merita i fischi dei suoi tifosi. Ma la rete dello 0-2, che coincide con l’infortunio di Spolli ed un necessario quanto imprevisto aggiustamento tattico, ridesta il Catania che accorcia con Cani, pareggia con Calaiò (su rigore) e sfiora più volte la rete del vantaggio.
Non senza concedere spazi ed occasioni agli avversari. Tanto che a fine gara, i voti più alti vanno ai portieri. In sala conferenze, le parole dell’allenatore del Catania, Giuseppe Sannino: «Lo spettacolo è stato divertente. C’è mancato il terzo gol. A noi come il Bologna. Una gara indecifrabile fino all’ultimo minuto». Al Catania, in casa, dopo la sconfitta a Terni si chiedeva di più. Per alimentare le speranze di risalire in classifica. «Siamo nel limbo. L’ho detto alla vigilia e lo ripeto. Né inferno né paradiso. Questi 90’ ne sono la sintesi. Abbiamo toccato con mano l’inferno nel primo tempo ed il paradiso nel secondo». Quali le spiegazioni del primo tempo deludente e del secondo, sorprendente? «Nel primo tempo non siamo stati il Catania che volevamo. Nel secondo tempo la squadra è stata straordinaria per il solo pensare di riuscire a capovolgere la gara, sotto di due gol e contro una formazione competitiva contro il Bologna». E Sannino aggiunge: «La svolta può arrivare anche con un recupero come questo, non per forza con una vittoria».
Infortunati (Spolli e Monzon) e squalificati (Rinaudo) restano all’ordine del giorno: «Spolli è uscito per il solito problema al dito. Monzon a causa di un taglio all’altezza del ginocchio. Per due che ritornano, due escono». La classifica vede i rossazzurri recuperare un punto dalla zona play-off. Obiettivo prefissato entro Dicembre: «Per adesso pensiamo a far il meglio possibile per il presente, partita dopo partita. A proposito del futuro ci siederemo, arrivate le vacanze, per discuterne». Da qua alla sosta, la squadra quanto riuscirà a migliorare, a rispecchiare la volontà dell’allenatore? «Caratterialmente sento questa squadra già mia. Tecnicamente dobbiamo migliorare. Mi mancano i 30 giorni di ritiro. I problemi non mancano, eppure siamo sempre riusciti ad ovviare con tutte le nostre qualità. I ragazzi credono in quel che facciamo, nonostante le difficoltà. Per questo sono orgoglioso, sin dal primo giorno, di allenarli».
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