Giunge domani il giorno tanto atteso da chi vuole iniziare a cimentarsi negli acquisti natalizi, usufruendo delle convenienti offerte lanciate in occasione del celebre Black Friday, il venerdì nero mutuato dagli Stati Uniti. Tradizione commerciale che segue il giorno del Ringraziamento e che ha ormai abbondantemente preso piede anche in Italia. A Catania non sono solo le vetrine di Via Etnea e Corso Italia ad annunciare l’arrivo della giornata più vantaggiosa dell’anno, ma anche la bancarella di un fruttivendolo della fera ‘o luni, in piazza Carlo Alberto. Tra i suoi mandarini e le arance, in vendita a prezzi ribassati, è spuntato il famigerato cartello: Black Friday. Stiamo parlando di Salvo Cinturino, giovane venditore ambulante noto ai catanesi e di gran fama sui social network per le sue efficaci doti comunicative. «Salvo è un grande comunicatore», commenta a tal proposito una passante intenta a fare spese.
Non è infatti la prima volta che Cinturino tira fuori dal cilindro slogan accattivanti: se nel periodo dei saldi Salvo propone il suo personale Black Friday, nella stagione dei cosiddetti bastaddi – cavolfiori tipici della piana etnea – Salvo esibisce un cartello con fantasioso quanto malizioso gioco di parole indirizzato alla categoria delle personalità politiche. Queste sono solo alcune delle tante trovate che palesano un’indole dall’ironia tipicamente sicula, come lo stesso tende a specificare: «Noi catanesi siamo così!».
Quando gli chiediamo come ha avuto questa idea, Salvo ci risponde: «Più che di idea si è trattato di istinto. Ho preso spunto dalle vetrine dei negozi l’anno scorso e istintivamente ho deciso di abbracciare l’iniziativa pubblicitaria di cui tutti parlano e inventarmi qualcosa di simpatico per attirare l’attenzione». Cinturino ha, in effetti, deprezzato i suoi mandaranci in occasione della settimana dei saldi, ma con una riserva: «Ho realmente abbassato i prezzi, ma non è questo il mio obiettivo. Voglio solo far sorridere la gente, lasciare che un passante alla vista dei miei cartelli, sorrida e stacchi dalla monotonia del lavoro, degli impegni quotidiani e dei brutti pensieri. Sono più le foto che fanno, che la frutta che si vende».
Nella variegata moltitudine degli acquirenti di piazza Carlo Alberto, sono tante le persone che nel pieno delle loro spese o delle loro passeggiate, vengono piacevolmente sorprese dall’annuncio di Salvo e si complimentano per l’idea. Stiamo ancora parlando con lui quando un gruppo di persone si avvicina chiedendo il permesso di scattare una foto a Salvo, il quale ci dice subito: «Vedete? Ridono e scattano foto. Oggi coi tempi che corrono far ridere qualcuno è sempre più difficile e quando io vedo la gente che ride grazie ai miei cartelli, si llinchi u cori».
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