Dopo il sequestro da 500mila euro di ieri ai danni di un imprenditore catanese in affari con il boss Piddu Madonia, un nuovo provvedimento mina economicamente Cosa nostra etnea. Beni per tre milioni di euro sono stati sequestrati a quattro persone coinvolte nella maxi inchiesta Iblis, il procedimento ordinario nato dalloperazione del 2010 contro le presunte collusioni tra politica, imprenditoria e mafia. Destinatari dei provvedimenti sono Enzo Aiello (59 anni, ritenuto dagli inquirenti il rappresentante provinciale catanese di Cosa Nostra), due esponenti della famiglia nel calatino (Giuseppe Rindone, 59 anni) e a Castel di Judica (Tommaso Somma, 53 anni) e un imprenditore ritenuto vicino al clan, Carmelo Finocchiaro, 38 anni.
I quattro, secondo gli investigatori, avrebbero avuto un ruolo di spicco nel coordinamento degli affari illeciti nella provincia di Catania e non solo. I carabinieri del Ros e del comando provinciale etneo – su ordine della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania – hanno posto sotto sequestro sei imprese, sette immobili e venti automezzi.
[Foto di DoppioM]
Avrebbe palpeggiata una 22enne che frequentava la sua palestra. A Sant'Agata di Militello, in provincia…
Un'università fantasma. Che avrebbe evaso oltre 3,5 milioni di euro. Adesso sotto sequestro. È la…
Un cancello in ferro, al civico 499 di via Palermo, aperto solo quando veniva riconosciuto…
«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno…
Era rimasta folgorata mentre stava lavorando in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. Dopo…
Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…