Test farsa. L’Udu Palermo si scaglia contro le prove di accesso ai corsi di laurea. L’esercito di oltre 21mila aspiranti matricole a partire da stamattina è alle prese con i quiz di accesso, i primi a partire sono stati gli studenti che si sono cimentati con le prove per assicurarsi un posto a Ingegneria e Scienze Umane. Venerdì, invece, sarà la volta delle Professioni sanitarie. Ma per l’Unione degli Universitari si tratta di «una formalità». Perché su 68 corsi di laurea a numero programmato «solo 28 hanno raggiunto un numero di iscritti al test superiore ai posti banditi dal concorso e persino nella ex facoltà di Ingegneria, che continua a essere tra le più ambite insieme a Medicina, ben 7 corsi si trovano in questa condizione». Insomma sei studenti su dieci si siederanno sui banchi consapevoli di aver già assicurato un posto.
Una “formalità”, che, però, costa ai diretti interessati 55 euro per ogni singolo test. Un tesoretto per l’Ateneo, secondo l’Udu, che sottolinea come Unipa «pur avendo negli ultimi anni adottato politiche di razionalizzazione della spesa» sui test a carico degli studenti, incassi «oltre un milione di euro ogni anno attraverso questo sistema». Colpa di una «scelta obbligata», legata al fatto che Palermo, come tutti gli altri Atenei, deve comunque «sottostare a scriteriati criteri e vincoli del ministero e dell’Anvur, che la obbligano di fatto ad imporre il numero programmato nella (quasi) totalità dei suoi corsi di studio, compresi quelli in cui non ce ne sarebbe bisogno».
A Palermo ogni studente si iscrive in media a quasi tre test e «uno su quattro modificherà il suo percorso di studi da qui al prossimo anno accademico». Colpa di un mancato orientamento universitario, «strumento totalmente trascurato da un governo che, anche in questo ambito, ha lasciato sfumare le possibilità di finanziamento che erano arrivate dall’Europa azzerando di fatto gli investimenti». E per protestare contro i «test farsa» l’Udu ha organizzato una protesta. Per gli studenti che già sanno di aver superato la prova un cartello con su scritto “Sono già entrato”, accompagnato dall’hashtag #whyTest.
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