I ‘Savonarola’ del bilancio regionale

Certo che ne succedono di cose strane negli uffici della Regione siciliana. Cose stranissime. Come quella di predicare bene e razzolare male. Un esempio di luogo dove di esibiscono due novelli Girolami Savonarola dei conti pubblici sono gli uffici dell’assessorato all’Economia. Dove a ‘spatulare’ sono l’assessore in carica, Gaetano Armao, e il dirigente generale, Biagio Bossone. Due personaggi, questi signori, vediamo il perché.

Il primo – Armao – ci spiega, un giorno sì e l’altro pure, che la Regione siciliana è stata ‘risanata’. Il secondo – Bossone – ci mette in guardia, un giorno sì e l’altro pure, dal pericolo del default della Regione.

Bene. Dopo di che succede che il dottor Giulio Guagliano, Ragioniere generale del Comune di Termini Imerese, è da qualche anno ormai comandato presso l’assessorato regionale dell’Economia con qualifica corrispondente a dirigente di terza fascia. Con recente delibera di Giunta, è stata prevista la stabilizzazione nei ruoli regionali, con inquadramento alla terza fascia della dirigenza, di 6 comandati (anche se, per ammissione dello stesso dirigente generale del Personale, Giovanni Bologna la stabilizzazione potrebbe riguardare un solo soggetto). Tra questi c’è anche Guagliano.

A quanto abbiamo capito, sembrerebbe che tra i 1.800 dirigenti regionali in servizio mancherebbero le professionalità nel settore giuridico ed economico. Possibile che tra questi mile e 800 non ci sia un laureato in Economia e Commercio?

Ricordiamo, sempre per la cronaca, che la terza fascia è “ad esaurimento”: ciò significa – almeno è quello che pensavamo noi – che non dovrebbe essere incrementata in alcun modo. Assessore Armao, Ragioniere generale Bossone, è questo il modo di ‘moralizzare’ la gestione pubblica? Come, tutti debbono ‘risparmiare’ e il vostro ufficio no?

Ancora a proposito del Ragioniere generale. Ci piacerebbe conoscere – non ce ne voglia, dottore Bossone, se siamo un po’ curiosi, ma fa parte del nostro mestiere – qualcosa in più del suo contratto. Lo sa perché? Perché, se non ricordiamo male, nell’ultima Finanziaria regionale è stata cassata una norma – un codicillo – che imponeva ai dirigenti generali subentranti di non essere pagati di più degli uscenti. Guarda caso, questo ‘codicillo’ non è stato impugnato dall’ufficio del commissario dello Stato.

Se non ricordiamo male – ma possiamo sbagliarci – l’ex Ragioniere generale della Regione, Enzo Emanuele, aveva un contratto annuo di 200 mila euro. Ecco, non vorremmo che, una volta ‘cassato’ il codicillo, a qualcuno sia, come dire?, scappata la mano sui contratti. Sarebbe ben strano, infatti, se un Ragioniere generale che ci ricorda – un giorno sì e l’altro pure – che la Regione rischia il dissesto, sarebbe ben strano, dicevamo, se tale Ragioniere generale che fa la morale godesse di un contratto maggiore di quello del suo predecessore. Sarebbe una contraddizione, no?

E’ troppo chiederle di conoscere il suo contratto? Via, ce lo dica con un bel comunicato stampa. Eviti di farlo scoprire a noi.

 

Redazione

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