Il monopattino sharing è realtà da pochissimi giorni eppure sono già arrivati i primi danneggiamenti, con il quadro elettrico divelto da alcuni mezzi, tra cui uno allo Sperone, uno in centro storico. Un colpo basso per un servizio che nelle sue prime battute sta riscontrando l’apprezzamento di molti cittadini. «Purtroppo tendenzialmente credo che anche gli operatori l’avessero messo in conto delle perdite del genere – dice a MeridioNews l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania – È una vicenda che secondo il loro racconto è accaduto anche in altre città». Secondo le aziende che hanno fornito i mezzi a Palermo, così come ad altri centri, il fenomeno di solito si ridimensiona dopo poco tempo. «Sono fiducioso – continua Catania – Quando si renderanno conto che i monopattini sono inutilizzabili per altri scopi, che non li possono rubare, visto che si bloccano una volta manomessi, forse capiranno».
Intanto altri ottocento monopattini elettrici sono in arrivo grazie all’autorizzazione di due nuove ditte: la Em Transit e Wind Mobility e non saranno gli ultimi. «Gli operatori mi hanno comunicato di aver avuto fin dal primo giorno molte prenotazioni – prosegue l’assessore – È un fenomeno che si vede anche a occhio nudo andando in giro per le strade. Non sono un veicolo di divertimento, possono anche essere sostitutivi dei mezzi privati, delle automobili». E in questo senso si incastrano con gli sforzi che si stanno facendo con l’ampliamento della rete delle piste ciclabili cittadine.
«L’investimento sulle piste ciclabili è irreversibile – prosegue ancora Catania – Dare priorità alla mobilità sostenibile è una scelta e su questo continueremo». Nei mesi scorsi diversi nuovi parcheggi per il bike sharing sono sorti in diversi punti a ridosso del centro, da quello di via Filippo Parlatore a quello nei pressi di piazza Unità d’Italia e la loro attivazione pare essere imminente. «Questione di giorni», dice il leader di Sinistra Comune. «L’idea è quella di connettere le attività di bike sharing alle piste ciclabili. Fa parte dell’investimento che passa da due grandi questioni: la possibilità di utilizzare i mezzi e la possibilità di farlo in sicurezza. Credo che Palermo con le sue condizioni climatiche favorisca questo tipo di mobilità e su questo stiamo lavorando moltissimo».
Il termine pista ciclabile, tuttavia, spesso fa il paio con polemica, così come accaduto nell’ultimo caso, con il nuovo tragitto che passa proprio da piazza Unità d’Italia così come accaduto nell’ultimo caso, con il nuovo tragitto che passa proprio da piazza Unità d’Italia. «Purtroppo a Palermo ci abbiamo fatto l’abitudine: assieme alle novità partono le proteste. Pedonalizzazioni, Ztl, piste ciclabili, si è discusso animatamente su tutto, tranne poi scoprire che le novità sono utili e funzionali al miglioramento delle condizioni di vita di tutti. Difficilmente adesso qualcuno riuscirebbe ad accettare le macchine di nuovo lungo il Cassaro. Nessuno ora ammette di avere avuto torto, ma ci siamo abituati. Tra un po’ saranno tutti sostenitori delle piste ciclabili, così come tutti sono diventati grandi fan delle pedonalizzazioni».
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