I No Muos per la prima volta a Montecitorio

Comitati no Muos per la prima volta alla Camera dei deputati. Le organizzazioni che si battono da sempre per fermare l’impianto Radar di Niscemi sono sono state ascoltate dalla commissione Difesa di Montecitorio nel quadro delle audizioni sulle servitù militari.

“E’ stata un’audizione fortemente voluta dal MoVimento 5 Stelle – afferma il deputato Gianluca Rizzo, componente della commissione Difesa – in quanto riteniamo doveroso portare a conoscenza del Parlamento le condizioni di vita del popolo siciliano, sopraffatto da accordi internazionali che manifestano palesi parametri di incostituzionalità, come affermato da diversi costituzionalisti”.

Il Muos – sottolinea Rizzo – è uno strumento di comunicazione ad uso esclusivo del Dipartimento della Difesa americano, inserito in una servitù militare, frutto di un accordo bilaterale Italia-Usa mai ratificato dalla Camera dei deputati e dal Senato.

Tale servitù è inserita all’interno di una sughereta dichiarata SIC (Sito di interesse comunitario) in quanto unica nel suo genere in Europa e distante pochi chilometri dal centro abitato di Niscemi e dal petrolchimico di Gela.

Abbiamo voluto che esponenti esterni come il Prof.Massimo Zucchetti, professore ordinario di impianti nucleari al Politecnico di Torino, testimoniassero la pericolosità intrinseca del Muos e che cittadini auto-organizzatosi in comitati spontanei potessero portare la voce della gente siciliana in commissione”.

Questa audizione si aggiunge alla richiesta di mozione presentata a settembre 2013 dal M5S in Parlamento con la quale si chiede di rivedere i patti bilaterali che hanno permesso che tutto ciò si materializzasse sul suolo siciliano.

”Il Governo Italiano – conclude Rizzo – dovrà prendere atto che vengono violati gli arti.11, 80 e 87 della Costituzione, la dignità di un popolo, il diritto alla salute dei siciliani e la sovranità nazionale . Il governo Italiano e quello siciliano si sono comportati come lo zerbino di Washington, calpestati dai poteri di un’amministrazione americana che intende utilizzare Niscemi come riferimento per un piano di morte che potrà essere messo in funzione garantendo la comunicazione tra le forze di mare, terra e aria in tutto il mondo a stelle e strisce”.

Redazione

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