IL PREMIER POLACCO DONALD TUSK, NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, PARAGONA LA SITUAZIONE DI OGGI AL TRAGICO PASSATO EUROPEO E MONDIALE DEL XX SECOLO. SETTEMBRE 1939 NON DEVE RIPETERSI IN UCRAINA, SOTTOLINEA, AVVERTENDO CHE CE DI NUOVO IL RISCHIO-GUERRA IN EUROPA
di Gabriele Bonafede
“Oggi, guardando la tragedia degli ucraini e la guerra, perché va usato questo termine, nell’est del nostro continente, sappiamo che il settembre del 1939 non deve ripetersi”.
Sono le parole del Primo Ministro polacco Donald Tusk, neo eletto Presidente del Consiglio Ue, durante la commemorazione dei 75 anni dallinvasione della Polonia da parte delle truppe naziste. La commemorazione si è svolta nella penisola di Westerplatte sul Baltico, dove furono sparati i primi colpi della seconda guerra mondiale. “La Polonia, insieme all’Europa, agli Stati Uniti e ad altri alleati ha aggiunto Tusk può permettersi oggi una politica efficace che garantisca la sicurezza e un giusto ordine nel mondo”.
Il premier polacco ha anche lanciato un appello ai Paesi europei e ai membri della Nato “affinché la solidarietà europea e transatlantica acquisti anche una dimensione pratica: oggi c’è ancora tempo per fermare chi in Europa e nel mondo usa di nuovo la violenza, la forza e l’aggressione come arsenale di azione politica”.
Il riferimento allinvasione dellUcraina da parte delle truppe russe è eloquente. Daltronde, la Russia di Putin è oggi un Paese dove le libertà fondamentali sono represse e spesso annullate, a cominciare dalla libertà di stampa, di espressione, di scelte personali. E invece le aggregazioni e le ideologie neo-naziste sono tollerate e persino incoraggiate dal governo russo, anche fuori dai confini nazionali.
Il nazista Anton Raevskji combatte per PutinLaggressione russa allUcraina è ormai ammessa pubblicamente anche dai separatisti filo-russi.
I quali, oltre ad avere nelle loro fila capi neonazisti dichiarati (come si vede nelle foto), secondo il governo ucraino e molte ONG impegnate nei diritti umani, gestiscono il territorio ucraino in loro possesso con il terrore, larbitrio e il saccheggio nella totale mancanza del diritto: un modo dimporre la propria legge con la forza, in tutto simile ai metodi usati dalle squadracce fasciste e naziste in Europa dal 1939 al 1945.
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