I grillini deputati restituiscono i soldi all’Ars (‘lavata di faccia’ per i mal pensanti)

Un vero esempio di politica al servizio dei cittadini, quello offerto oggi all’ Ars in un’affollatissima sala stampa dai 15 deputati regionali del Movimento 5 stelle. Per la prima volta nella storia dell’Autonomia siciliana, ma anche della Repubblica italiana, un gruppo parlamentare ha restituito al mittente un buon pezzo di busta paga: il 70,2% delle indennità percepite da ogni deputato. E sarà così per tutta la legislatura: ogni mese ogni parlamentare di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle restituirà il 72 per cento della propria indennità di deputato.

Giancarlo Cancelleri, capogruppo dei grillini all’Ars, e gli altri 14 deputati hanno ‘girato’, tramite bonifico sul conto corrente generale dell’Ars, oltre 123 mila euro dei 175.875 euro ricevuti. Ogni parlamentare ha trattenuto per sé 2.500 euro più i rimborsi spese (tutti documentati, compresi gli spostamenti con le auto da palazzo dei Normanni fino alle città d’origine, per i deputati che non vivono a Palermo).

I rimborsi, che il capogruppo Cancelleri ha calcolato per sé nel mese di dicembre in 700 euro, ci stanno tutti, visto che su 15 deputati solo 4 sono residenti a Palermo. La restituzione non si limiterà al mese già trascorso ma, come già accennato, proseguirà per tutta la durata della legislatura.

Dove finiranno i soldi, chiediamo? “Le somme andranno su un fondo destinato al microcredito per le piccole imprese senza distinzione fra giovanili e femminili – ha spiegato Cancelleri -. Visto il momento di grande crisi economica, è giusto intervenire in aiuto di tutte piccole aziende in affanno, che costituiscono il 90 per ceto del tessuto imprenditoriale dell’Isola”.

“La nostra scelta – ha aggiunto il capogruppo dei grillini all’Ars – ha incontrato subito l’appoggio dell’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, e del presidente Crocetta che hanno inserito in Finanziaria il provvedimento”. Al momento le somme sono “parcheggiate”, congelate, nel conto corrente dell’Ars. Poi confluiranno nelle ‘casse’ della Regione, in attesa che venga approvata la legge di stabilità. “Abbiamo voluto dare un impronta etica alla politica -hanno aggiunto Cancelleri e Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente -. E’ infatti immorale che un parlamentare dell’Ars si porti a casa, ogni mese, cifre esorbitanti: oltre 15 mila euro, in un momento storico in cui in parecchie case si riesce a malapena a mettere su la pentola e, in alcuni casi, nemmeno quella”.

Ma l’iniziativa del Movimento di Beppe Grillo non si ferma lì. I deputati hanno presentato diversi disegni di legge (ddl) e, fra questi, anche quello per la riduzione dei costi della politica. Il ddl n.97, presentato il 31 dicembre scorso, mira a sganciare l’equiparazione degli stipendi dei deputati di Sala d’Ercole da quelli del Senato della Repubblica, prevedendo un tetto massimo agli emolumenti erogati ai parlamentari isolani.

Chissà se il provvedimento passerà mai. Nutriamo seri dubbi in merito, viste le accuse di demagogia lanciate al gruppo dagli altri ‘onorevoli’ di Sala d’Ercole di tutti gli altri gruppi parlamentari. Gente ‘seria’ che i ‘piccioli’ dell’Ars, ogni mese, se li mette in tasca.

Di una cosa siamo certi: Grillo avrà apprezzato la dignitosa scelta dei suoi giovani deputati, sebbene non ne fosse a conoscenza, come ha dichiarato candidamente a LinkSicilia lo stesso Cancelleri.

 

Marina Pupella

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