I francesi confermano: “Da noi l’Alta velocità forse si farà, se si farà, nel 2030”

DI FATTO SI CONFERMA LA TESI DEI NO TAV: IN ITALIA SERVE SOLO PER FARE ARRICCHIRE CHI LA DEVE REALIZZARE. IL NOSTRO PAESE E’ VERAMENTE FINITO IN MANO A QUESTI SPECULATORI?

E’ ufficiale: in Francia l’Alta velocità ferroviaria non verrà realizzata prima del 2030.

Parola di Yves Crozet, componente della commissione Mobilitè 21, professore di Economia all’Università di Lione e membro del Laboratorio di Economia dei Trasporti.

Yves Crozet l’ha detto a chiare lettere in un’intervista alle ‘Iene’.  Parole riportate dal sito Gobalist. Di fatto, viene confermata la tesi dei No Tav: la militarizzazione della Val Susa è inutile perché serve a realizzare una grande opera pubblica inutile.

Insomma, un’ ‘Appaltopoli’ ferroviaria che serve soltanto a chi si ‘ammucca’ (leggere a chi incassa) il denaro pubblico a fiumi sottratto, per lo più, ai cittadini, alla sanità e alla scuola.

Vediamo, adesso, cos’ha detto alle ‘Iene’ Yves Crozet. 

“Nell’ottobre 2012 il Ministro ha formato una commissione di 10 persone, sei deputati e senatori e quattro esperti tra cui io, per studiare l’insieme delle infrastrutture dei trasporti in Francia. Questa commissione è stata chiamata Mobilité 21 perché è incentrata sul XXI secolo e i servizi di trasporti”.

Chiedono le ‘Iene’: Ci può riassumere a che conclusioni è arrivata sul tratto francese Lione-Torino?

Risposta di Crozet: “La principale conclusione del rapporto della Mobilité 21 era di fare attenzione alla realizzazione di progetti di linee ad Alta velocità, anche perché queste linee nuove creerebbero problemi di saturazione sugli snodi ferroviari esistenti. Piuttosto che concentrarsi sulla costruzione di centinaia di chilometri di linee ferroviarie ad Alta velocità, era meglio concentrarsi sul dare molta più mobilità ai nodi ferroviari parigini, di Lione e Marsiglia. E abbiamo insistito che costruire il tunnel Lione-Torino avrebbe implicato spese estremamente ingenti e che i soldi spesi per la Lione-Torino avrebbero precluso gli investimenti sugli altri progetti nazionali”.

Le ‘Iene’: Abbiamo letto una data prima della la quale non potranno iniziare i lavori. Ce la può confermare?

Crozet: “Il Governo ha ricevuto il rapporto della commissione Mobilité 21 alla fine del giugno 2013 e il 9 luglio 2013 il Primo Ministro ha fatto una comunicazione sugli investimenti futuri e ha confermato che avrebbero seguito le conclusioni del rapporto Mobilité 21. Cioè, che avrebbe dato la priorità agli investimenti sulla stazioni parigine e che il solo progetto futuro entro il 2030 sarebbe stato la linea Bordeaux-Tolosa”.

Le ‘Iene’: Qual è la linea ufficiale del governo francese su quest’opera?

Crozet: “Per noi è molto chiaro che i Governi da molti anni cercano di rimandare questo progetto senza mai osare dire la verità: cioè che andrebbe fermato. Sempre più persone sostengono che il progetto è troppo costoso e che soprattutto non corrisponde a una reale domanda e che se si realizza questo progetto il traffico e l’utilizzo sarà veramente basso. Quindi sarà un progetto con una grande capacità di traffico ma non sarà utilizzato. Tutti i deputati, la Corte dei Conti, spiegano che questo progetto non è assolutamente prioritario, oltre ad essere molto costoso”.

Le ‘Iene’: In Italia si dà per certa la costruzione. Si dice che è fondamentale per l’Europa.

Crozet: “Negli orizzonti futuri di realizzazione non verrà realizzato quasi niente prima del 2025-2030?

Quindi la precisazione finale: “Per il momento i lavori sono fermi”.

Se i francesi hanno bloccato tutto fino al 2025 e, forse, fino al 2030 a cosa serve la militarizzazione della Val di Susa? Anche questa la “vuole l’Europa”?

Quando finiranno tutte queste truffe ai danni dei cittadini italiani?

Redazione

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