Il magistrato fotografato al matrimonio dei mafiosi esprime dubbi. L’altro, che ne sa molto più di quello che dice, pure. Poi c’è l’imprenditore, rappresentante tipico della matafora sciasciana del professionista dell’antimafia ( chi si è auto concesso la patente dell’antimafia per fare carriera) che si tiene in casa i lerci del sistema produttivo, ma fa le prediche e si protegge con la forza dell’attenzione mediatica. Strani elementi in queste ore insinuano dubbi su una rivolta sacrosanta del popolo siciliano, finalmente pronto ad alzare la testa.
Chiaro e non nuovo alla storia di questa ragione il tentativo di infangare ogni rivolta contro i soprusi dei potenti. O ti ammazzano o tentano di screditarti. E oggi, più che mai, verrebbe da dire: ma da quale pulpito parlano e con quale faccia?
In Sicilia c’è ormai l’inganno dell’antimafia: basta proclamarsi contro l’illegalità in pubblico e davanti ai mass media per farsi perdonare tutto, anche se in privato fanno tutto e il contrario di tutto.
Ma il popolo siciliano questa volta non ci casca. Anzi. La sua lotta si rafforza dinnanzi a chi offende la loro intelligenza con l’ipocrisia spacciata per verità. Anzi. La protesta sta coinvolgendo gli altri italiani, stanchi di essere vessati come i siciiani. Lo dimostra l’enorme attenzione rispettosa che un giornale come La Padania (dove l’orgoglio di un popolo esiste ancora) ha riservato ai fatti di Sicilia, a differenza della stampa di regime. Lo dimostra la solidarietà che sta arrivando dalle altre regioni. Solidarietà che si fa lotta comune. Nascono in questo ore i Movimenti dei Forconi in Campania, Calabria e Puglia, Lazio, Abruzzo, Sardegna. Sui social network e nella vita reale, pronti a scendere in piazza, uniti in un’unica lotta.Questi alcuni comunicati ufficiali sulle pagine Facebook:
Movimento dei Forconi della Calabria“Domani alle ore 9.00 il movimento dei Forconi della Calabria attuerà il blocco del lato nord della città di Crotone altezza rotatoria fra la 106 e la 107 in località Passo Vecchio. Nel prosieguo della protesta-proposta contiamo di chiudere alla circolazione anche il lato sud. Fatto salvo varchi per i mezzi di soccorso. Nello specifico ricordo a tutti che non saranno tollerate sigle sindacali o partitiche di qualsivoglia natura concubine del sistema e che ci hanno portato alla situazione attuale”
E sulla pagina laziale leggiamo:
Movimento dei Forconi – LazioSTIAMO FACENDO UNA RIVOLUZIONE…. ma i media, ancora non l’hanno capito. O meglio…l’hanno capito, ma fanno finta di nulla…
E così via. Il dado è tratto.
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