di Lorenzo Ambrosetti
I diritti delluomo, o diritti fondamentali delluomo, sono alla base delle moderne Costituzioni. Essi nascono, per motivi storici, con lo sviluppo della concezione individualistica della società, nelletà moderna e diventano uno dei principali indicatori del progresso storico.
Rappresentano la trasformazione del suddito in cittadino, segnando una inversione del rapporto politico, cioè del rapporto Stato-cittadini, rapporto che viene guardato sempre di più dal punto di vista dei cittadini non più sudditi, anziché dal punto di vista dei poteri del Sovrano. (foto a destra tratta da torinoyouthcentre.org)
Inizialmente è il diritto alla libertà religiosa, inteso come diritto dei singoli e dei gruppi a professare qualunque fede, anche in contrasto con quella ufficiale, che viene affermandosi. Poi tutte le libertà negative, come il diritto alla libertà personale o allinviolabilità del domicilio e della corrispondenza, che sono contenuti in tutte le Costituzioni moderne.
A poco a poco prendono piede anche i diritti sociali, come il diritto al lavoro, alla previdenza, ad un sicuro e stabile posto di lavoro. Ricordiamo che la nostra Costituzione stabilisce allart. 1 che la nostra è una Repubblica addirittura fondata sul lavoro, nel senso della preminenza dalla stessa stabilita di questo fondamentale diritto rispetto ad altri anchessi ritenuti fondamentali.
Seguono poi i cosiddetti diritti della terza generazione come quello a vivere in un ambiente non inquinato, rivendicati dai movimenti ecologici. Questi diritti, in particolare, hanno avuto un notevole sviluppo in Italia con la nascita di un movimento politico e con leggi che permettono la costituzione di parte civile nei processi penali di associazioni ambientaliste nel caso di reati che riguardano la protezione dellambiente.
Ma si affacciano sulla scena nuovi diritti, definiti come diritti della quarta generazione riguardanti gli effetti sempre più sconvolgenti della ricerca biologica che permette manipolazioni del patrimonio genetico di ogni singolo individuo.
I diritti umani, quindi, possiamo dire, nascono quando laumento del potere delluomo sulluomo crea nuove minacce alla libertà dellindividuo, oppure consente nuovi rimedi alla sua indigenza: minacce a cui si contravviene con richieste di limiti al potere; rimedi cui si provvede con la richiesta allo stesso potere di interventi protettivi.
Alle prime corrispondono i diritti di libertà o a non fare dello Stato, ai secondi, i diritti sociali o a un fare positivo dello Stato. Se pensiamo che i diritti sociali hanno assunto un ruolo preminente nella nostra Costituzione il riferimento alla situazione attuale dellItalia ci porta allaumento indiscriminato delle ore di Cassa integrazione, al lavoro precario ed al lavoro nero, al conflitto tra lavoro e ambiente, come nel caso dellIlva di Taranto.
Per non parlare della tragedia della Fiat sempre più orientata verso il mercato americano e tesa ad abbandonare gradualmente quello italiano con ricadute gravissime sul piano sociale ed economico per la classe lavoratrice.
I diritti sociali devono tornare al centro del dibattito politico. I diritti di libertà ormai non vengono più messi in discussione. Ma i diritti sociali no. Per quelli cè bisogno di un più deciso intervento delle classi al potere.
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