«Prima suonavamo in quattro e ci chiamavamo I senza vergogna – racconta Davide, laureato al biennio jazz di Messina in Composizione e arrangiamento – Veniamo tutti da studi jazzistici e abbiamo iniziato dalle cover di jazz-rock meno rivisitate per poi trovarci a suonare i nostri brani in occasione della mia laurea, con l’aggiunta degli inediti di Ferdinando D’Urso». E dalle polverose sale di prova i cinque artisti siciliani sono passati ai ben più prestigiosi palchi del Brass jazz club catanese nella rassegna October street music fest, alla Galleria provinciale d’arte moderna e contemporanea di Messina in occasione della Notte della cultura, al teatro Angelo Musco di Gravina, a Lentini in occasione della stagione concertistica invernale MusicAscolto del Moro Jazz e nei teatri occupati Pinelli di Messina e Coppola di Catania, oltre che al chiostro dei Minoriti per un concerto in favore di Emergency.
«Quando compongo racconto una storia: ogni brano rappresenta un singolo stato d’animo della mia vita, è creato per ispirazione istantanea – continua Davide, che ha scritto e arrangiato nove delle dieci tracce che compongono il cd – Il prossimo disco sarà dedicato ad un viaggio che ho fatto suonando in crociera per sette mesi». «Ed ha già composto una suite dal titolo The travel – interviene Alessia Pinto – Stiamo lavorando a nuovi brani. Davide è una fonte inesauribile di idee». Il nostro breve incontro è concluso da Ferdinando, autore della Ginestra, che puntualizza: «I brani del cd sono descrittivi, raccontano tutti delle storie, alcune personali, altre di fantasia. Una composizione in particolare, Il funambolo, ha fatto sbizzarrire la nostra fantasia durante le prove – continua – Abbiamo immaginato un circo che arriva in un paesino di un piovoso paese nordeuropeo cominciando a pubblicizzare la sua attrazione principale: lo spettacolo acrobatico di un funambolo espertissimo. Il pubblico accorre incuriosito, ma proprio la sera della prima il funambolo si sloga la caviglia e deve rinunciare al suo numero. Si sa che lo spettacolo ha regole severissime e che non si può per alcun motivo deludere il pubblico pagante; si decide quindi di tirare a sorte per affidare il numero del funambolo a qualcun altro. Ad estrarre la pagliuzza più corta è il povero pagliaccio che è costretto a salire sul pennone e muovere i primi passi sulla corda. La musica comincia proprio in questo punto, ma per sapere come va a finire dovete ascoltare il cd o venire ai nostri concerti», afferma sorridendo.
Appuntamento, dunque, a Catania venerdì 13 febbraio al Glamour e il 19 marzo a La Cartiera, mentre qualche giorno dopo, il 21 marzo, il quintetto si esibirà al Mistero buffo di Acireale.
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