Ho un problema

Questa volta a Saro Sorace, dipendente della segreteria degli studenti della facoltà di Lingue e Letterature Straniere moderne di Catania, abbiamo chiesto un incontro sui dubbi e le richieste degli studenti che gli si presentano al front office di segreteria durante la giornata di lavoro.

Bisogna innanzitutto sottolineare la disponibilità da parte sua nell’accogliere la nostra proposta di intervista, abbattendo quel luogo comune che vede gli impiegati dietro un bancone scontrosi, nullafacenti ed impreparati.
Cosa che evidenzia pure lui dichiarando che è importante saper cogliere una stretta relazione con chi si ha di fronte durante gli orari di lavoro.

Ma passiamo al nocciolo della questione.
Mr. Sorace ci spiega che le domande poste allo sportello riguardano ragazzi sia del Vecchio Ordinamento che del Nuovo ed è un pò difficile trovare 10 domande per ciascun Ordinamento e cercare di ottenere le classiche FAQ (Frequently Asked Question) per gli studenti visitatori di questo sito.
Abbiamo provato a metter giù qualcosa ed ecco cosa ne è uscito fuori:

Domande degli studenti del Vecchio Ordinamento
D.
: Come mai dopo il 4° anno ci si iscrive come 4° anno fuori corso e non al 1° anno fuori corso?
R.: Al conseguimento della Laurea verranno indicati nella carriera universitaria tutti gli anni di fuori corso fatti dallo studente.

D.: Si può modificare il piano di studi al 4° anno fuori corso?
R.: No, non è possibile.

D.: Si può passare dal Vecchio al Nuovo Ordinamento?
R.: Si, è possibile. Con la nuova Riforma universitaria, le materie verranno convalidate in base alla tabella di conversione dei crediti.

D.: Si possono evitare gli esami scritti di Lingua al 4° anno?
R.: No. L’esame scritto di cultura generale della lingua di specializzazione al 4° anno va fatto.

Domande degli studenti del Nuovo Ordinamento
D.
: Cos’è l’iscrizione “Sub-condizione”?
R.: E’ giusto una situazione transitoria causata dal fatto che l’iscrizione viene effettuata via web. Tutto verrà regolarizzato.

D.: Con la laurea di I livello si è “dottore”?
R.: No, si ha il titolo di “laureato” nel corso di laurea inerente gli studi.

D.: Cos’è il credito formativo universitario?
R.: A un credito corrispondono in media 25 ore di lavoro (lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo o personali): la quantità di lavoro prevista per un anno per uno studente a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 crediti, cioè 1500 ore: per la laurea triennale serviranno quindi 180 crediti. I crediti si possono trasferire, del tutto o in parte, da un corso all’altro e da un’università all’altra, e in alcuni casi anche nel/dal lavoro.

D.: E’ obbligatoria la frequenza?
R.: No, ma si consiglia la frequenza. Soprattutto per le Lingue. Per le altre materie si consiglia di concordare con il docente il percorso formativo da fare.

D.: Come funziona il meccanismo dei ripetenti e fuori corso?
R.: In base al numero di fuori corso, si hanno i finanziamenti ministeriali. Quindi, più fuori corso ci sono, meno finanziamenti arrivano. Il fatto che bisogna immatricolarsi nuovamente dopo il primo anno fuori corso, agevola i finanziamenti verso le Università. Ciò ha dato stimolo pure a persone adulte re-iscrivendosi ad un corso di Laurea, tramite la ricostruzione della propria carriera universitaria.

D.: Come si passa da un corso di Laurea ad un altro?
R.: Si consiglia la visita al Centro di Orientamento Didattico.

D.: Qual è la differenza tra il corso di Laurea in “Scienze per la comunicazione internazionale” e quello in “Scienze della comunicazione”?
R.: ( Risatina) Si ha difficoltà nel spiegarlo. Forse il primo è “internazionale”, come dice la parola, ed il secondo è “nazionale.

D.: Cosa fare per quanto riguarda la seconda rata?
R.: Si consiglia di presentare l’I.C.E. in base alle linee che offre “la guida dello studente” e non in base all’ I.S.E.E. . Non presentare l’I.C.E. vuol dire avere reddito e patrimonio uguale a zero, con conseguenza il controllo da parte dell’Università della veridicità dei dati. Molti ci dicono “ho dato la mia guida al commercialista”. Poveri commercialisti !

A fine intervista, ci mettiamo a discutere delle preoccupazioni relative alla consegna dei documenti da parte dei laureandi ( viaggi interminabili in segreteria e ripetizione delle stesse domande decine di volte) e di come bisogna tranquillizzarli, rassicurandoli che tutto verrà svolto in tempo.

Molti dubbi e problemi sono ancora irrisolti dopo questa intervista. D’altronde, si è ancora in una fase transitoria della vita universitaria tra il “vecchio” e il “nuovo” e le sue conseguenze si manifestano da un lato e l’altro di un bancone di segreteria.

Mario Grasso

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