Guasti e anomalie per diversi semafori tranviari in città Le segnalazioni arrivano ma «è rimpallo di competenze»

Alcuni semafori presenti lungo le linee tranviarie presentano guasti o anomalie. Spesso tardano ad essere riparati o vengono aggiustati solo dopo molte segnalazioni, causando a volte problemi per l’incolumità dei pedoni. In viale Regione siciliana, all’incrocio con via Pitrè, c’è una delle lampadine che segnalano il rosso per i veicoli in transito che è fulminata, mentre all’intersezione con via Nazario Sauro il passaggio incauto di un tir ha distrutto parte delle luci dell’impianto che gestisce le immissioni dalla carreggiata laterale direzione Trapani a quella centrale.

Caso emblematico è quello della pulsantiera per la prenotazione dell’attraversamento pedonale che si trova in uno dei semafori della corsia centrale in direzione Trapani all’altezza di via Perpignano: divelto dai vandali, sono stati necessari una decina di giorni e numerose segnalazioni per ottenere la riparazione, con tutto ciò che ne è derivato in quei giorni per la sicurezza di chi doveva passare da una parte all’altra della trafficatissima arteria stradale.

Un nostro lettore che risiede in quella zona, Giuseppe Tucci, ci spiega i contorni della vicenda: «Circa una settimana fa – racconta – ho chiamato l’Amg per segnalare il guasto alla pulsantiera, ma hanno risposto che quel semaforo ricade tra le opere accessorie legate al sistema tram, quindi la manutenzione spetta ad Amat e Sis, e mi hanno consigliato di contattare la polizia municipale. I vigili mi hanno riferito che hanno inviato più volte la segnalazione a chi di competenza, senza alcun risultato, visto che non rientra nel contratto di servizio dell’Amg, e l’Amat non ha i mezzi per riparare questo tipo di guasti, dato che è compito della Sis. Quest’ultima, interpellata dalla municipale, ha risposto invece che ha dato in subappalto il servizio a un’altra ditta, della quale però non si conosce neppure un numero da contattare per segnalare i problemi».

La confusione è legata al fatto che fino all’avvio del sistema tram la manutenzione di tutti gli impianti semaforici ricadeva nei compiti affidati ad Amg, che quindi poteva intervenire tempestivamente a seguito di segnalazioni di anomalie. Ma con la partenza delle prime corse dei convogli bianchi, tutti i regolatori del traffico installati o modificati lungo i tracciati delle 4 linee tranviarie sono entrati a far parte del cosiddetto “global service”, ovvero un servizio di manutenzione onnicomprensivo inerente alle strutture a servizio del sistema tram, dai pali della catenaria ai binari, passando per barriere e semafori.

Infatti nell’appalto stipulato tra Comune (tramite l’Amat) e la Sis oltre alla realizzazione dell’infrastruttura, è inserito appunto questo servizio tutto incluso della durata di 4 anni al costo complessivo di 18 milioni di euro (4,5 milioni all’anno). La Sis ha ceduto però quest’ultimo incarico alla Eds Infrastrutture di Terme Vigliatore (Messina). Azienda che tra l’altro nei mesi scorsi è salita alla ribalta delle cronache per alcuni scioperi dei dipendenti, in attesa del pagamento degli stipendi. Secondo i sindacati una parte di responsabilità è legata al mancato trasferimento di somme da parte dell’Amat (in quanto contraente del contratto d’appalto tram e quindi del global service), che ancora a fine giugno doveva versare nelle casse della ditta messinese 3 milioni di euro. Soldi legati sia al contratto di global service, sia al pagamento della posa dell’impianto d’illuminazione del sistema tram, realizzato da Eds Infrastrutture e che Amat, stazione appaltante, deve finire di pagare.

Al Comune, intanto, cercano una soluzione: Mario Li Castri, capo area tecnica del settore Infrastrutture del Comune spiega che «si stanno cercando risorse per scorporare dal global service la manutenzione dei semafori legati al sistema tram per affidarla possibilmente ad Amg, in modo da uniformare nuovamente la gestione degli impianti in città. Per farlo però servono 150 mila euro all’anno».

Massimo Gucciardo

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