Duecento chili di pesce in pessimo stato di conservazione. Li hanno trovati gli uomini del Nucleo operativo difesa del mare della Guardia costiera di Catania, nel corso di un controllo mirato al contrasto della pesca illegale sul territorio etneo. Il pescato è stato rinvenuto all’interno di un automezzo refrigerato ed è stato dichiarato non idoneo al consumo umano da parte del personale sanitario dell’Asp etnea.
Al conducente del mezzo è stata fatta una multa di 1500 euro, per inosservanza sulle norme che regolano la tracciabilità del pescato. Quest’ultimo, invece, è stato distrutto. Stessa fine che aveva fatto una più piccola quantità di pesce che sarebbe stato usato in un noto ristorante della città: in cattivo stato di conservazione e privo di documenti di tracciabilità, rischiava di finire sui piatti dei consumatori. Anche il titolare dell’esercizio commerciale ha subito una multa da 1500 euro.
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