Continua il tour del fondatore del MoVimento 5 stelle in Sicilia. Che questa volta ha portato Beppe Grillo nel cuore della piana di Catania. Sempre nel suo classico stile: a suon di provocazioni. Dopo la chiaccherata traversata a nuoto dello stretto di Messina e l’ascesa all’Etna, l’ex comico genovese lascia mare e montagna e si addentra nella pianura catanese a bordo di uno dei treni della tratta Trenitalia che attraversa il Calatino, tra Catania e Gela. Con lo scopo di sottolineare la lentezza dei convogli siciliani, a suo dire uno tra i sistemi ferroviari più «vetusti e sgangherati» del Paese, da «terzo mondo». La colpa? Degli scorsi governi che hanno amministrato la Trinacria, che fino ad oggi hanno investito solo sul trasporto su gomma a danno di quello su rotaie, utile anche per le merci. Il «comizio Train-ante» – così il leader del M5S ha ribattezzato l’iniziativa – è partito da Scordia alla volta di Vizzini, con un motto che è tutto un programma: «Il treno Grillo contro il treno Lumaca». Ad accompagnarlo nel suo viaggio di ieri pomeriggio c’era anche il candidato alla presidenza regionale Giancarlo Cancelleri. Vari, come al solito, i temi toccati da Grillo nel suo comizio-monologo: situazione dei trasporti regionali e crisi agrumicola, tra battute al vetriolo, attacchi politici e schiscette con pane, salame e formaggio.
Beppe Grillo si e presentato sorridente e puntualissimo la partenza era prevista alle 14.12 – alla stazione di Scordia, pronto a salire sul treno, che però è arrivato con un quarto d’ora di ritardo. Ad accoglierlo un nutrito gruppo di simpatizzanti, cittadini e giornalisti. Lì, l’ex comico di Genova ha parlato con i presenti della situazione del sistema dei trasporti in Sicilia, da «rivedere in toto». Gli fa eco il candidato alle regionali per il M5S Cancelleri, che propone alcune alternative, che puntano anche sulle energie pulite e sul car sharing. Si è parlato anche di arance, di cui la cittadina del Catanese è uno dei maggiori produttori. «Per via di scelte sconsiderate dei governi nazionali e locali sottolinea l’aspirante governatore – le arance adesso vanno al macero perché si importano da fuori e l’economia è in ginocchio».
Gli interventi sono proseguiti sul treno, durante il viaggio verso Vizzini, durato circa 50 minuti. A bordo, accompagnati da giovani grillini, i due passeggeri d’eccezione hanno mangiato pane, salame e formaggio preparati in un fagotto dai ragazzi di Scordia. Parte del percorso è stato accompagnato da un coro sulle note di Vitti ‘na crozza.
Arrivato alla stazione della cittadina di Giovanni Verga, Beppe Grillo ha dato il via al comizio elettorale vero e proprio. «Lasciate che i cittadini vengano a me», ha esordito ironico davanti alla folla che lo attendeva tra gli applausi. Se la prende con le consulenze esterne della Regione e la politica nazionale, attaccando Renzi, D’Alema e Veltroni del Pd. E continua con altre provocazioni: «Vendere il voto non serve più a niente. Il posto te lo danno, ma poi non ti pagano lo stipendio perché non ci sono soldi». In chiusura, lancia un messaggio ai concorrenti. «In Sicilia – afferma – siamo la prima forza politica ed ecco perché nessuno parla di noi in questi giorni».
In serata, Grillo e Cancelleri hanno incontrato anche i cittadini di Piazza Armerina, in provincia di Enna, per poi spostarsi, alle 21, a Mazzarino, nel Nisseno.
[Foto e video di MoVimento 5 Stelle]
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