“Grandi eventi”: è sempre una questione etica

da Vladimir Ninel
riceviamo e pubblichiamo

Qualche quotidiano ha pubblicato le dichiarazioni che il Sig. Faustino Giacchetto ha rilasciato agli organi competenti, raccontando la sua versione dei fatti e, ribaltando la situazione, ha puntato l’indice contro la politica, assolvendo se stesso.

A mio avviso, la questione non è chi ha dato indirizzi politici e chi gestisce le direttive: la legge 10/2000 la conosciamo tutti e chi non la conosce gli basterebbe che la leggesse sulla GURS.

La questione è ben’altra e non come la si vuole apparire con queste dichiarazioni. Sembrerebbe che si voglia fare apparire un torbido affare come l’esemplificazione di reiterati comportamenti adottati da benefattori che si prodigano per salvare il salario a gente raccomandatissima e vicina alla classe politica di qualunque versante.

Non è assolutamente questo il punto.

La questione va ricondotta sul piano dei comportamenti che ‘pezzi’ importantissimi della politica e dell’amministrazione hanno reiteratamente esercitato nel corso del tempo, drogando un sistema ai danni della collettività e ai danni di coloro (imprese e cittadini) che, agendo con trasparenza, onestà e rispettando le regole del gioco, non sono riusciti ad avere rapporti istituzionali con questa “combriccola”, di uomini e donne, la cui composizione decideva e decide, dall’alto del loro onnipotente e delirante esercizio di potere.

Non si spiegherebbe, altrimenti, il perdurare in politica e in amministrazione di uomini e donne ai massimi vertici parlamentari e di direzione gestionale; non si spiegherebbe, altrimenti, la spregiudicatezza di un continuo esodo di tali vertici negli uffici di colui che ha svolto il ruolo di collettore; uffici che, paradossalmente, assurgono a dignità di istituzioni dentro cui si elaborano progetti che in altre stanze, quelle che da sempre rappresentano le istituzioni ufficiali, vengono ratificati.

Non saprei dire se la questione è penale, non posseggo alcuna competenza in materia, ma lo è certamente culturale e morale dal momento in cui istituzioni si lasciano attrarre da facili feudalesimi al fine di esercitare autonomamente diritti personali di governo e di “spartizione”, con il solo obiettivo di ricavare spazi e territori da lottizzare per accrescere il potere sia personale che di gruppo, apparire sempre come elementi di riferimento, di sicuro affidamento per gestire nel tempo la cosa pubblica.

Ritengo che molte cose ci sarebbero ancora in questa nostra società che dovrebbero essere distrutte col ferro e col fuoco, solo così cambierebbe la nostra società, ma forse ancora le condizioni non sono mature.

 

Redazione

Recent Posts

Ars, febbre da campagna elettorale e l’opposizione ne approfitta. L’intesa ScN-Pd-M5s fa annaspare la maggioranza

Un vecchio modo di dire recita: «chi va a Roma perde la poltrona», in questo…

1 ora ago

Inchiesta Sanità a Catania, Il verdetto solo dopo le elezioni europee. Legittimo impedimento per Razza

Vorrei ma non posso. Bisognerà aspettare il prossimo 18 giugno per avere un verdetto- o…

10 ore ago

Almaviva, incontro al Mimit. I sindacati: «Ancora nessun risultato ottenuto»

Si è svolto l'incontro al Mimit per analizzare lo stato di avanzamento sul piano di…

12 ore ago

Catania, calamari trattati con candeggina sequestrati alla Pescheria

Alcuni calamari che emanavano un forte odore di candeggina sono stati rinvenuti a carico di…

12 ore ago

Motociclo finisce dentro una buca, morto un 39enne a Palermo

Un uomo di 39 anni, Samuele Fuschi, è morto in un incidente stradale in viale…

13 ore ago

Terza edizione del master Terna-UniPa per la transizione energetica: 19 posti, con certezza di assunzione in Sicilia

Diciannove possibilità di formazione, per altrettanti posti di lavoro. Garantiti in Sicilia. È la formula…

13 ore ago