I carabinieri di Grammichele hanno denunciato sette persone – tra cui quattro donne – ritenute responsabili di indebito percepimento del reddito di cittadinanza. Le indagini hanno permesso di verificare il caso di mogli che, dopo avere occupato abusivamente un alloggio, avrebbero fatto inserire nella richiesta per il supporto economico anche la quota per i mariti che, però, si trovano in carcere.
Non minore inventiva hanno utilizzato anche una madre di 56 anni e il figlio 25enne che hanno dichiarato di risiedere in una casa diroccata ciascuno in un piano diverso, oppure, ancora una 32enne che ha dichiarato di vivere in un’abitazione poi rivelatasi in disuso e di proprietà dei nonni.
I militari, già nel mese di ottobre, avevano constatato che i fruitori del beneficio risultavano essere 632, a fronte di una popolazione di circa 13mila abitanti. Numero che era poi velocemente sceso a 404, in meno di tre mesi, dopo una prima attività d’indagine che aveva coinvolto tre percettori irregolari.
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