Grammichele, il sindaco grillino Purpora tira dritto «Epurazioni? Volevo alzare la qualità della giunta»

La politica dei pugni sbattuti sul tavolo non funziona. Ne è convinto il sindaco di Grammichele Giuseppe Purpora. E non solo. Per lui infatti sarebbe arrivato il pieno sostegno da parte dei vertici del Movimento 5 stelle siciliano anche dopo l’epurazione del vicesindaco, assai apprezzato fra gli attivisti della base, Gianfranco Morello. Fatto politico, secondo l’interpretazione dell’ormai ex amministratore, che in realtà sarebbe spia di una decisa virata del primo cittadino eletto nel 2016 sotto le insegne pensatellate. Ovvero un legame fin troppo sbilanciato nei riguardi di forze e interlocutori distanti dai grillini di Grammichele, adesso sfociato addirittura in una giunta senza rappresentanti M5s ma con assessori provenienti sia da sinistra che da destra

«Ho guardato alle professionalità, d’altronde è lo stesso Movimento che ci chiede di farlo – risponde a MeridioNews Purpora – quando sollecita la selezione degli amministratori attraverso i curricula. Non li ho usati ma mi sono orientato sull’idea di alzare la qualità della giunta». Il concetto è solo il primo di una serie di prese di posizione non proprio aderenti ai paradigmi a 5 stelle, che tuttavia troverebbero l’avvallo dei top player isolani, a partire dal deputato Ars Francesco Cappello e dall’eurodeputato Ignazio Corrao. «Uno vale uno è la nostra idea cardine – ricorda il sindaco di Grammichele – ma è vero anche che un sindaco si assume le responsabilità e deve quindi poter prendere le decisioni, senza condizionamenti». 

La «metafora dell’allenatore», evocata anche da Gianfranco Morello raccontando del giorno delle dimissioni, Purpora la sente davvero sua e continua a usarla per spiegare la staffetta, criticata pesantemente dall’ex vicesindaco facendo anche schizzare al massimo il nervosismo in casa M5s a Grammichele: «Morello era popolare ma non era un problema per me, ha sempre fatto quello che gli ho chiesto, ma adesso ho voluto dare spazio a Salvatore Li Rosi (neoassessore con un passato nel centrodestra, ndr) perché ha un piglio differente, più orientato alla programmazione». Sarebbe anche merito suo, a detta di Purpora, se a breve partirà la pulizia di uno dei pozzi d’acqua del paese che tanto hanno fatto discutere. 

L’affaire idrico era stata l’ultima goccia sul rapporto pian piano deterioratosi fra sindaco ed ex vice. Problematiche ataviche rendono l’amministrazione di ogni giorno quasi un calvario, mentre i rubinetti spesso restano a secco: «Il punto è che servono soldi sulle infrastrutture, non andare allo scontro con gli altri Comuni», sottolinea Purpora. L’ex vicesindaco lo aveva accusato velatamente di troppa sudditanza, specie nei confronti del primo cittadino di Caltagirone – città con cui Grammichele è consorziata per gestire i pozzi – Gino Ioppolo. «Il nostro paese è parte di un comprensorio – aggiunge il sindaco – e serve ragionevolezza anche perché, se devo alzare la voce, mi serve forza a sufficienza». Non esattamente la posizione di un centro di circa 13mila abitanti. Dunque, avanti tutta sulla via di un pragmatismo che pare voler rivisitare il grillismo modellandolo sugli equilibri locali. Da cui, peraltro, i deputati cinquestelle non sarebbero distanti, sebbene Morello fosse stato molto chiaro anche su questo punto: «Nessuno dei nostri all’Ars o in Parlamento mi ha fatto anche solo una telefonata». «La fiducia del Movimento su questa impostazione del lavoro non manca – conclude Purpora – altrimenti deputati e altri esponenti si sarebbero fatti sentire». 

Francesco Vasta

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