Governo Crocetta: pronti i decreti di nomina dei manager della sanità. Ci saranno pure gli illegittimi?

NOI CONTINUIAMO, TESTARDAMENTE, A CHIEDERCI E A CHIEDERE COME MAI IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E L’ASSESSORE LUCIA BORSELLINO NON RISPONDONO ALL’INTERROGAZIONE DI FORZA ITALIA ALL’ARS. LI’ C’E’ LA CHIAVE DI UN INGHIPPO CHE RIGUARDA QUATTRO CASI DUBBI. DOVRA’ INTERVENIRE LA MAGISTRATURA?

Se è vero che il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha pronti i decreti di nomina dei Direttori Generali della Aziende Sanitarie Siciliane, continuiamo a chiederci perché l’Assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, non risponde – come è suo dovere – all’interrogazione del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars.

Interrogazione alquanto precisa sulla mancanza di requisiti in capo a taluni possibili nominati, avuto riguardo alle regole contenute nel verbale della Commissione di selezione del 06 febbraio 2013. Inoltre, ci chiediamo perché l’Assessore non vuole rispondere alle nostre domande sui tre casi (Candela, De Nicola, Ficarra) che non ci convincono. Domande che abbiamo posto con il nostro articolo del 28 maggio 2014.

Probabilmente a seguito di detto articolo, un nominato, il dott. Calogero Muscarnera, è saltato (e di questo ne siamo sinceramente dispiaciuti), ma la mancanza del requisito minimo dei 5 anni di direzione di Struttura Complessa in capo allo stesso Muscarnera era così evidente da rimanere basiti sul fatto che, né la Commissione dei professoroni (Moirano, Frey, Morici), né l’Assessore Borsellino, né tutto il Suo staff dirigenziale, non se ne siano accorti a tempo debito e, così, evitare la mala fiura.

Sul punto però, se è vero quello che si è letto in questi giorni (Repubblica, edizione Palermo in particolare) su una possibile denuncia a carico del malcapitato dirigente per falsa dichiarazione, orbene, se ciò dovesse corrispondere al vero, questo sarebbe raccapricciante. Muscarnera non ha dichiarato il falso, ha dichiarato nel curriculum presentato i servizi effettivamente svolti per gli incarichi ricoperti. Solo che detti incarichi sono stati erroneamente valutati dalla Commissione di selezione, dall’Assessore alla Salute e da tutto il Suo competente staff. Siamo benevolmente convinti che si è trattato di una disattenzione.

Ma oggi, prossimi alle nomine, non si può continuare ad essere disattenti, salvo a voler provocare altri pasticci, oltre le possibili denunzie penali e l’attivazione della Procura della Repubblica di Palermo.

Pertanto, rifacciamo le stesse domande sulle controverse nomine del dott. Candela, del dott. De Nicola e del dott. Ficarra, oltre il dubbio che continua a permanere sulla legittimità della nomina del dott. Migliore a Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Civico” di Palermo.

Ci scusiamo con i nostri lettori perché il seguito di questo articolo sarà molto tecnico e, quindi, lungo e noioso. Purtroppo non abbiamo scelta.

Noi non abbiamo la preparazione della Commissione di selezione, non abbiamo la competenza dell’Assessore Lucia Borsellino, e men che mai abbiamo le conoscenze giuridiche della dirigenza dell’Assessorato alla Salute. Cosicché ci siamo dovuti attrezzare al meglio, leggendo e rileggendo il verbale del 06 febbraio 2013, cercando di comprendere al massimo delle nostre possibilità intellettive le regole disposte in quel verbale (le cosiddette 7 variabili), riguardando i punteggi attribuiti con la speranza di non essere bocciati in aritmetica, ed infine rileggendo attentamente tutte le norme di legge che presiedono alla nomina dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e ospedaliere della Sicilia.

Allora, richiamiamo immediatamente le regole fondamentali disposte dalla Commissione di selezione con il verbale del 06 febbraio 2013. Regole rigorosamente applicate per tutti gli aspiranti Direttori Generali, tranne, a nostro avviso, carte e atti alla mano, per Candela, De Nicola e Ficarra:

I regola – il criterio riferito al ruolo è stato distinto in tre diverse tipologie di esperienza, da riferirsi ad almeno cinque/sette anni negli ultimi 10 anni. I punteggi del punto 3 (ruolo) non sono quindi cumulabili.

II regola – nell’attribuzione del punteggi per le variabili due (numero dipendenti organizzazione) tre (ruolo) quattro (numero risorse umane gestite) cinque (risorse finanziarie gestite) verrà considerata l’attività prevalente svolta in termini temporali nell’ultimo decennio.

Ora, nel curriculum del dott. Antonino Candela è scritto e si legge che: dal 10/03/2003 al 18/09/2009 Direttore della Struttura Complessa Area Economica-finanziaria AUSL.n° 9 Trapani (incarico esterno ex art. 15-septies D. Lgs. n° 502/92); dal 21/09/2009 alla data del bando di selezione (dicembre 2012) Direttore Amministrativo Asp Palermo. Conseguentemente, il dott. Candela, nella qualità di Direttore di Struttura Complessa (seppure nella non tanto regolare posizione di incaricato ex art. 15-septies D. Lgs. n° 502/92) ha maturato 6 anni, 6 mesi e 8 giorni. Invece, nella qualità di Direttore Amministrativo dell’Asp di Palermo ha maturato 3 anni, 3 mesi e 10 giorni. Quindi, tranne che per l’Assessore alla Salute e per il Presidente della Regione tre anni, tre mesi e dieci giorni corrispondono ad un tempo superiore a sei anni, sei mesi e otto giorni, se le regole della Commissione di selezione, che abbiamo letteralmente riportato, sono sempre valide ed obbligatorie per tutti, l’attività prevalente svolta in termini temporali nell’ultimo decennio dal dott. Candela è quella propria dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa della Ausl di Trapani e non quella di Direttore Amministrativo dell’Asp di Palermo. Pertanto, applicando le famose variabili della Commissione di selezione, al dott. Candela gli si potevano attribuire al massimo punti 20,50 (quindi, ben al di sotto della soglia minima stabilita in punti 24) e non punti 34 per come gli sono stati generosamente attribuiti. Tanto è precisamente riportato nell’interrogazione parlamentare di Forza Italia. Interrogazione che ancora attende la dovuta risposta, per dirla con le parole del Presidente della I Commissione all’Ars, Antonello Cracolici.

Dott. Fabrizio De Nicola, non ce ne voglia, ma rileggendo il curriculum e giusta le regole della Commissione, sindacare la nomina dello stesso a Direttore Generale è come sparare sulla Croce Rossa. Infatti, nel curriculum del sunnominato è scritto e si legge che dal 02/11/2004 al 31/08/2009, ha variamente prestato servizio presso l’Amministrazione regionale quale dirigente regionale (peraltro, dal 08/06/2006 al 19/06/2008 ex art 31 L.R. 6/97 e art 55 comma 7 L.R. 10/99, in forza delle tabelle di equiparazione approvate con Deliberazione della Giunta regionale n° 428 del 23/12/2003). Quindi, quale dirigente regionale ha maturato un servizio pari a anni 4, mesi 7, giorni 29. E cioè, salvo che il calendario sia mera opinione, un’attività di dirigenza regionale temporalmente superiore all’attività svolta dal dott. De Nicola per l’incarico di Direttore Generale della Asp di Trapani, dal settembre 2009 al dicembre 2012. Conseguentemente, per il combinato disposto delle due fondamentali regole della Commissione Moirano, Frey Morici, al dott. Fabrizio De Nicola, al massimo, gli si potevano attribuire non più di 11 punti e non i 30 punti che felicemente gli hanno attribuito. Anche tutto questo è precisamente contenuto nella tanto minuziosa quanto inevasa interrogazione del gruppo forzista all’Ars.

Dott. Salvatore Lucio Ficarra. Nel suo curriculum è scritto e si legge: dall’11/07/2002 al 14/12/2006 Direttore Unità Operativa Complessa Settore Economico Finanziario Ausl 2 Caltanissetta (anni 4, mesi 5, giorni 5); dal 15/12/2006 al 31/08/2009 Direttore Amministrativo Azienda Ospedaliera di Gela (anni 2, mesi 8, giorni 16); dal 23/09/2009 alla data di scadenza del bando di selezione Direttore Amministrativo ASP di Enna (anni 3, mesi 3 e giorni 8 al 31/12/2012).

Così è scritto e così si legge: il dott. Salvatore Lucio Ficarra, diciamolo pure, è sfortunato. Per pochi mesi, l’attività temporalmente prevalente del sunnominato è assolutamente quella propria dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa della Ausl di Caltanissetta (anni 4, mesi 5, giorni 5). Pertanto, giammai può raggiungere la soglia minima dei 24 punti prescritti e men che mai gli si potevano attribuire i 29 punti che invece gli sono stati attribuiti in palese violazione della I regola della prevalenza temporale e della II regola del divieto di cumulo tra i diversi incarichi. Non è che solo per il dott. Ficarra è stato cumulato l’incarico di Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliera di Gela con l’incarico di Direttore Amministrativo dell’Asp di Enna? E ciò considerato anche che, come da curriculum, tra i due incarichi (peraltro diversi per struttura) vi è una soluzione di continuità dal 31/08/2009 al 23/09/2009.

Se, come pare dal verbale di attribuzione del punteggio, è stato operato il cumulo e la commistione tra i due diversi incarichi, allora, probabilmente, ci potremmo trovare dinanzi ad una fattispecie ben più grave da quella della pur rilevante della illegittimità amministrativa. Ricorda, al riguardo, che tale rilievo è stato pure espresso nell’interrogazione parlamentare dello stesso gruppo di Forza Italia all’Ars.

D’altronde, non è che il dott. Ficarra può essere sempre un privilegiato! E questo lo diciamo, sempre curriculum alla mano, perché il dott. Ficarra all’inizio della sua brillante carriera, vinto il concorso di dirigente amministrativo nel 2000 alla Ausl n° 2 di Caltanissetta, veniva immediatamente nominato dirigente di Struttura Semplice; poi, dopo meno di due anni, veniva nominato Direttore di Struttura Complessa ed, addirittura, Direttore Amministrativo di Azienda Ospedaliera. Insomma, il nostro è già stato una sorta di specialista olimpionico del salto triplo, dato che, per quanto ci è dato sapere, per i contratti collettivi di lavoro della dirigenza amministrativa e per legge, occorrevano ed occorrono non meno di 5 anni di dirigenza per accedere all’incarico di Direzione di Struttura Semplice, non meno di 5 anni di direzione di Struttura Semplice per accedere all’incarico di direzione di Struttura Complessa ed, assolutamente, non meno di 5 anni di direzione di Struttura Complessa per potere essere legittimamente nominato Direttore Amministrativo di Azienda Sanitaria. Letto il curriculum di Ficarra, non pare che i conti tornino.

Signor Presidente della Regione ed Assessore alla Salute, siccome Vi riconosciamo alfieri e paladini della legalità, non è che ancora, come talvolta è illecitamente accaduto nelle pratiche del Governo della Sanità siciliana, con un discutibile provvedimento di nomina a Direttore Generale, si vogliono sanare le precedenti, macroscopiche, violazioni dei contratti e della legge?

On. Crocetta e dott.ssa Borsellino, se proprio tenete tanto a nominare Candela, De Nicola e Ficarra, vi suggeriamo il possibile rimedio: non potendo i predetti essere promossi a giugno, dato che comunque risultano in possesso del requisito minimo dei 5 anni di dirigenza apicale, rimandiamoli a settembre; e solo per loro, allorquando inconfutabilmente accertato che i tre non potevano raggiungere la soglia minima dei 24 punti disposta per l’inserimento nell’elenco dei cosiddetti curriculati, potete istituire un speciale sessione di esami, con quiz a risposta multipla, da far svolgere presso il CEFPAS di Caltanissetta, così come li hanno svolti, nel caldo agosto del 2013, tutti i poveracci che non avevano raggiunto i fatidici 24 punti per la rigorosa applicazione delle regole della Commissione Moirano, Frey, Morici.

Infine, e solo per un fatto di giustizia, specialmente nei confronti del dott. Muscarnera, continuiamo a chiedere che possa dissiparsi qualsiasi dubbio sulla posizione del dott. Giovanni Migliore, prossimo alla nomina di Direttore Generale del “Civico” di Palermo.

Assessore Borsellino, torniamo a ripeterglielo, siamo convinti che Lei conosce – non può disconoscere – che una struttura tecnica, quale quella del Sistema Informativo Aziendale del Policlinico di Palermo, non può essere considerata Struttura Complessa (in special modo non può essere considerata tale fino al 30/11/2010 e poi non più tale dall’1/12/2010) se non è così classificata da un’apposita deliberazione e/o dall’Atto Aziendale. Provvedimenti entrambi che necessitano dell’approvazione tutoria dell’Assessorato regionale alla Salute. E non ci consideri seccanti se Le rammentiamo che, nel caso di una classificazione di una Struttura Complessa, da parte di un qualsiasi Organo amministrativo, qualora detta classificazione venga poi cassata in sede di controllo dell’Atto Aziendale, l’annullamento retroagisce. E la Struttura, magari illegittimamente considerata Complessa, ritorna ad essere Semplice, molto Semplice.

Governatore Crocetta, Assessore, crediamo che non vi debba costare molto rispondere ai dubbi e alle considerazioni che vi abbiamo appena espresso. Se le risposte saranno positive, nel rispetto della legge, allora il Presidente della Regione potrà tranquillamente nominare il dott. Giovanni Migliore Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Civico” di Palermo. E sinceramente, con tanti auguri.

 

Redazione

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