Il ‘bordello’ è scoppiato sempre a causa del ‘viziaccio’ di andare a caccia del “sì” preventivo del commissario dello Stato. Così – così almeno si racconta – tra una parola detta qui e l’altra parola gettata là – sarebbe venuta fuori una storia che, se vera, rischia di provocare un mezzo terremoto. La storia è questa: a quanto pare, tra le cose che non vanno di questa manovra finanziaria ci sono anche i fondi per pagare i dodici assessori ‘tecnici’ della giunta presieduta da Raffaele Lombardo. Che succede?
Succede che a ‘giustificare i 13-14 mila euro che ogni assessore ‘tecnico’ si mette in tasca ogni mese non c’è una norma. Sì, avete letto benissimo: per giustificare l’esborso di questi soldi – che non sono pochi, considerato che gli assessori tecnici oggi sono 12 – l’Ars dovrebbe approvare una norma.
Da qui una domanda più che legittima: in forza di che cosa, fino ad oggi, gli assessori ‘tecnici’, cioè non eletti all’Assemblea regionale siciliana, hanno percepito l’indennità? A quanto pare grazie a una delibera approvata dalla giunta. Che, da sola, senza una norma, non significa nulla. La seconda domanda è: se la cosa risponde al vero, come mai se ne stanno accorgendo solo ora?
Questo potrebbe significare due cose. La prima cosa – e questa sarebbe la ‘minore spesa – è che l’Aula deve approvare a tamburo battente una norma. La seconda cosa è che l’indennità che i dodici assessori ‘tecnici’ hanno percepito fino ad oggi sarebbe ‘abusiva’. In pratica, potrebbe anche intervenire la Corte dei Conti. Una bella ‘gatta da pelare’, per gli assessori tecnici…
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