Studenti siciliani deputati regionali per un giorno Ddl presentati su ambiente, randagismo, bullismo

Una vera e propria «Gazzetta ufficiale delle giovani istituzioni» che raccoglie disegni di legge presentati, discussi e votati dagli studenti a sala d’Ercole nell’ambito del progetto #Giovanistituzioni. Un progetto nato da un’idea della deputata pentastellata Elena Pagana e che ha consentito agli alunni di numerosi istituti siciliani di vestire i panni dei deputati per un giorno. I risultati del lavoro portato avanti dai ragazzi sono stati presentati stamattina proprio a sala d’Ercole, alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci, dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Raffaele Zarbo, oltre che del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e della direttrice generale della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso.

Secondo Miccichè si tratta di «una bellissima iniziativa per far conoscere agli studenti il funzionamento del parlamento siciliano e delle istituzioni in generale, ideato dalla collega Elena Pagana e realizzato col contributo della Fondazione Federico II. Un’iniziativa necessaria per avvicinare i giovani alla democrazia e, quindi, alla politica: ciò è quanto di più importante possano fare gli organi elettivi come l’Assemblea regionale siciliana».

«Grazie a questo progetto – ha aggiunto Miccichè – parecchi studenti si sono cimentati nella redazione di disegni di legge che, dopo un’approfondita discussione, sono stati pubblicati sulla Gazzetta delle giovani istituzioni. Esiste già una legge, la 9 del 2011, che dà la disponibilità alle scuole di insegnare la storia e la cultura siciliana, ma purtroppo finora è rimasta lettera morta. Siamo a disposizione dei dirigenti scolastici per fornirvi il materiale didattico, affinché i ragazzi non facciano confusione, come spesso oggi accade, tra parlamento e governo regionale».

Tra i temi affrontati dei disegni di legge presentati dai giovani deputati, l’aumento del reddito a sostegno delle famiglie bisognose, la valorizzazione delle attività motorie nella scuola primaria, la prevenzione e contrasto al cyber bullismo, il divieto di utilizzo di plastica a casa, l’eliminazione delle barriere architettoniche nei campi da gioco, la creazione di aule digitali in tutte le scuole della Sicilia, tutela dell’ambiente e lotta alle discariche abusive e lotta al randagismo. «Penso che noi adulti dovremmo fare nostri questi temi – ha sottolineato Miccichè -. Questo gioco della democrazia è molto utile per fare nascere e crescere la consapevolezza di essere la classe dirigente del futuro. Dobbiamo sforzarci di indurre i nostri ragazzi ad amare la politica e non cadere nella trappola di chi, invece, la demonizza».

Miriam Di Peri

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