Gli studenti danno i voti, i prof si ribellano

Una settimana fa nasceva su Internet il sito note2be.com, con lo slogan «prendi il potere, dai il voto al tuo prof». La FSU, sindacato di maggioranza nel settore dell’Educazione, e lo Snalc-CSEN, schierato a destra, mercoledì hanno protestato vivamente contro questo sito che propone agli alunni di dare il voto ai loro insegnanti, di cui vengono citati i nomi.

Il sito, i cui responsabili non erano raggiungibili mercoledì, assicura nella sua pagina di presentazione che «i criteri di valutazione sono strettamente legati alla pedagogia», senza «alcun giudizio di valore sui professori».

Ma la FSU ha espresso mercoledì la sua «fortissima riprovazione di fronte a quello che, pressappoco, assomiglia a un linciaggio pubblico del corpo docente». Il sindacato chiede al ministro dell’Educazione Xavier Darcos di «prendere delle misure per proteggere il corpo docente». Rammaricandosi del fatto che il sito «privilegi la denuncia pubblica sulla valutazione formativa praticata dagli insegnanti», la federazione ha segnalato che «più colleghi» si erano già lamentati per «apprezzamenti che li riguardavano, e per l’impossibilità di ottenerne la cancellazione».

Da parte sua, lo Snalc-CSEN ha affermato di avere interessato mercoledì la “Commissione nazionale informatica e libertà” (Cnil) per verificare le referenze del sito, ma anche per verificare «se i dati che esso contiene sono stati dichiarati», nonché «il tempo di conservazione dei dati», e per stabilire se un sito che non si fonda su una legge abbia «una legittimità». Nell’attesa, lo Snalc-CSEN raccomanda agli insegnanti già citati sul sito di «far valere il loro diritto alla cancellazione».

Chiedendo al ministro dell’Educazione, Xavier Darcos, di «pronunciarsi sui metodi» di questo sito, il sindacato ha osservato che essi «conducono direttamente la Scuola della Repubblica nei meandri della demagogia e del liberalismo più selvaggio».

L’entourage di Xavier Darcos ha ritenuto di  «non dovere commentare, poiché si tratta di un sito privato». Sulla questione della valutazione degli insegnanti da parte dei loro alunni negli istituti secondari e nei licei, consigliata dal rapporto Attali, la scorsa settimana il ministro aveva affermato: «Ho difficoltà ad immaginare degli alunni che, a fine settimana, mettano un voto attendibile in presenza del professore».

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