Gli ‘schiodatori del Reno a Palermo per ‘schiodare’ Gianni Puglisi

E’ già arrivata a Palermo una delegazione di ‘Schiodatori’ della Valle del Reno. Si tratta, per la cronaca, degli schiodatori più famosi del mondo. Uno di loro,in via del tutto eccezionale, ha rilasciato un’intervista in esclusiva alla redazione del nostro giornale.

Ecco a voi il testo dell’intervista.

Come mai siete venuti a Palermo?

“Ovviamente siamo stati invitati, non è che ci presentiamo così. Anche se, a dir la verità, ci siamo fatti invitare”.

Perché?

“Perché abbiamo saputo che in Sicilia, e precisamente a Palermo, orbita un signore, il professore Gianni Puglisi, che è seduto, contemporaneamente, su un centinaio di poltrone. E’ un caso unico al mondo che vogliamo studiare da vicino”.

Volete schiodare il professore Gianni Puglisi dalle oltre cento poltrone in cui sta assiso?

“Da tutte no, ovviamente. Proveremo a schiodarlo da qualcuna”.

Ma lo sapete o non che non ci è mai riuscito nessuno?

“Certo che lo sappiamo. Ma a noi piacciono le sfide difficili”.

Avete già esperienza di schiodature in Sicilia?

“Sì, siamo stati consulenti per schiodare Ciccio Musotto dalla poltrona di presidente della Provincia di Palermo”.

Vabbé, non c’è paragone. Il professore Puglisi è molto più coriaceo”.

“Lo sappiamo, lo sappiamo. Ma siamo ottimisti”.

Avete fatto uno studio preliminare sulle poltrone del professore Gianni Puglisi? (a destra, il professore Gianni Puglisi… seduto)

“Certo. Secondo voi veniamo qui in Sicilia dalla Valle del Reno a occhi chiusi? E’ chiaro che abbiamo studiato il nostro soggetto”.

Ci potete anticipare qualcosa?

“Questo non sarebbe corretto. Una delle poche cose che possiamo dirvi è che da alcune poltrone il professore Puglisi non potranno essere schiodato”.

Perché?

“Perché non esistono, allo stato attuale, solventi in grado di attaccare la composizione chimico-fisica di certi chiodi”.

Ci faccia capire meglio.

“I chiodi realizzati con polvere di compasso, molecole sparse di squadre e spremute di cappucci di Rito scozzese antico ed accettato non sono attaccabili dai solventi che la scienza e la tecnologia di oggi ci mettono a disposizione”. (a sinistra, foto tratta da corriere.it)

Insomma, ci sta dicendo che le poltrone che il professore Gianni Puglisi ha acquisito per fatti massonici sono inattaccabili?

“In teoria sì, perché fino ad oggi è impossibile schiodare un massone da una poltrona. Ci abbiamo provato, per esempio, alla Banca d’Italia ma non ci siamo mai riusciti”.

Scusateci per la franchezza: ma allora potevate restarvene nella Valle del Reno, perché il professore Gianni Puglisi è un noto massone.

“Intanto la nostra è una sperimentazione. E poi ci sono cose che non vi possiamo dire…”.

Sperimenterete qualcosa di nuovo?

“Insomma non possiamo svelare il nostro futuro lavoro”.

Magari un indizio, per i nostri lettori. E poi la lasciamo al suo lavoro di schiodatore…

“Allora vi sveliamo un particolare. E’ stato accertato che se un massone, per non più di una poltrona, è appoggiato da due schieramenti politici alternativi può essere schiodato”.

Abbiamo capito: siccome al Teatro Stabile Biondo di Palermo il professore Gianni Puglisi è stato appoggiato prima dall’ex Sindaco di centrodestra, Diego Cammarata, e, adesso, dall’attuale Sindaco, Leoluca Orlando, di centrosinistra, lo volete schiodare da lì….

“Potrebbe essere”.

Allora vi state sbagliando.

“Perché, scusi?”.

Perché al Comune di Palermo centrodestra e centrosinistra sono già alleati. Mangeranno assieme con i Prusst. E alla Regione sono già pappa e ciccia per altre scorpacciate…

“Questo noi non lo sapevamo. Ma ne è sicuro?”.

Lei che dice?

 

Florentino Arriza

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