“Gli assessori del Governo Crocetta? Giudizio insufficiente”

Mezzo Governo regionale, oggi, è passato davanti alla commissione Bilancio dell’Ars per monitoraggio dell’utilizzo delle risorse stanziate nel bilancio per il 2013, ma anche per una valutazione dell’impiego delle risorse comunitarie. Stamattina hanno sfilato in commissione gli assessori Nicolò Marino, dell’Energia, Nelli Scilabra, dell’Istruzione e Formazione, Maria Rita Sgarlata, dei Beni culturali, Michela Stancheris, del Turismo e Linda Vancheri, delle Attività produttive. Domani si dovrebbe proseguire con Dario Cartabellotta dell’Agricoltura e Maria Lo Bello del Territorio.

“Stiamo chiedendo a tutti gli assessori – spiega il deputato siracusano del Pdl Vincenzo Vinciullo – di darci indicazioni chiare sulle disponibilità che ancora hanno e sulle necessità per affrontare l’ultimo tratto dell’anno, fino a dicembre, in modo che dal 2014, ci auguriamo, la situazione possa cambiare. La Commissione sta offrendo una serie di interventi propositivi che diano al Governo la linea guida per continuare a operare”.

Una piccola maratona per i deputati che, per una volta, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi col Governo regionale. Un’occasione rara e, perciò, preziosa, tenuto conto che gli assessori del Governo di Rosario Crocetta si fanno vedere poco a Palazzo dei Normanni.

Uno dei possibili perché di questa ritrosia è venuto fuori dall’esito dell’audizione di stamattina. Il quadro della situazione emerso, come ampiamente prevedibile, è stato sconfortante, stando a quello che racconta Vinciullo a LinkSicilia.

“L’audizione Governo sta mettendo in luce tutti i problemi legati a una cattiva spesa delle somme assegnate alla Sicilia dall’Unione Europea. C’è, ed emerge da parte degli assessori e dei dirigenti generali, la volontà di recepire istanze e le proposte dell’Assemblea regionale e di impegnarsi affinché le somme assegnate alla Sicilia possano essere impegnate, spese e rendicontate. La salvezza della nostra economia sarà possibile solo se il Governo, con il supporto dell’Ars, saprà impegnare queste risorse”.

Fondi comunitari vitali, dunque, per la nostra Regione, anche perché sulle risorse del bilancio,Vinciullo tratteggia un quadro tragico. “Un fatto è certo – dice -: la Sicilia è allo stremo, per quanto riguarda la disponibilità economica. I fondi propri sono limitatissimi. Gli assessorati hanno lamentato l’impossibilità e l’incapacità di attivare addirittura le procedure del normale iter amministrativo come stampare documenti, atti, fare fotocopie. Manca il necessario per il naturale funzionamento della ‘macchina’ amministrativa e burocratica. Accanto all’incapacità di trovare risorse nel proprio bilancio, c’è questa presenza oscura della ‘macchina’ amministrativa che cerca di scaricare le responsabilità sui Comuni, per cui si fa derivare l’incapacità della Regione di impegnare le somme alla mancata collaborazione con gli enti locali”.

Un rimpallo di responsabilità, dunque. Un meccanismo noto, che rallenta, quando non paralizza, la capacità di progettare e di spendere i fondi europei. A ciò si aggiunge l’incapacità della Regione di vigilare e dare il sostegno e il supporto tecnico necessario ai Comuni. Un esempio, dice Vinciullo, è il sistema informatico Caronte, sul monitoraggio, la gestione e la valutazione della spesa del Fse: “E quello che ha trovato i maggiori problemi, sia per l’oggettiva difficoltà a caricare i dati, sia per l’altrettanto oggettiva difficoltà dei Comuni, che poco impegno hanno messo a caricare le spese fatte. Ma c’è anche per l’incapacità della Regione di controllare e verificare le somme spese dagli stessi Comuni”.

Il Governo, però, non sembra capace di invertire la rotta e evitare alla scassata ‘nave’ Sicilia di fare naufragio. “Alcuni assessori,, per la verità – aggiunge Vinciullo – stanno lavorando e si stanno impegnando: Marino, all’Energia e rifiuti, ha dimostrato di avere certezze sulle indicazioni da dare agli uffici; lo stesso si può dire per Stancheris, al Turismo e per Bartolotta, alle Infrastrutture, che la settimana scorsa hanno dimostrato, anche se tallonati dalla Commissione Bilancio dell’Ars, le capacità per impegnare le somme”.

Tre assessori su dodici non è un dato confortante. E, gli altri? “Di altri non voglio fare nomi – ci risponde Vinciullo -. Dico soltanto che, in questa fase, hanno un’eccessiva idea di sé e l’idea che possono fare al di là dei lavori d’aula e delle Commissioni. L’assenza e la mancanza di un background politico e di capacità tecnica e amministrativa, da parte di tanti di questi assessori, è oggettivamente un peso e difficoltà per Governo se a ciò si aggiunge la mancanza di capacità di ascoltare e di collaborare con quelli che sono i legittimi rappresentanti del popolo”.

“Spesso, alcuni assessori – precisa il deputato – dimenticano di essere lì perché nominati dal presidente della Regione, non perché sono rappresentanti del popolo e, alle volte, scambiano la loro azione amministrativa e tecnica con un ruolo politico che non hanno, perché nessuno gliel’ha mai dato o riconosciuto. Anche l’abituale assenza del Governo in aula è un’ulteriore dimostrazione dell’incapacità di rapportarsi con la politica e, quindi, con i rappresentanti del popolo. Spesso, questi assessori scambiano l’attività in Parlamento e nelle Commissioni con una perdita tempo, quando, invece, è l’essenza della democrazia e la dimostrazione della capacità del Governo di risolvere i problemi siciliani”.

“Complessivamente – conclude Vinciullo – se volessimo mettere insieme un giudizio, tra quelli che oggettivamente hanno lavorato e quelli che hanno dimostrato anche poco interesse a rispondere alle indicazioni della Commissione , siamo ampiamente sotto la sufficienza”.

foto di prima pagina tratta da vivienna.it

 

Stanislao Lauricina

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