Sfuggire all’ordinaria lezione scolastica fatta di banchi e libri di scuola, per ripercorrere, seppur a ritroso, il medesimo tragitto marcato da un grande mito storico: lo hanno fatto gli studenti dei licei “N. Spedalieri” e “E. Boggio Lera”, in occasione del 150 anniversario dallo sbarco dei Mille a Marsala.
Per trasmettere il significato e l’importanza formativa del viaggio da Marsala a Quarto, gli studenti hanno realizzato, con l’aiuto degli insegnanti Claudia Motta, Nino De Cristoforo e Katia Perna, un video “documentativo” che li riprende nei momenti salienti del viaggio d’istruzione, svoltosi dal 12 al 17 aprile di quest’anno. «Ma ben poco si sarebbe potuto fare – afferma Claudia Motta – senza l’indispensabile collaborazione della rivista “Tecnica della Scuola” e senza il supporto dell’associazione “Studi Filosofici”».
Ad introdurre l’incontro con i liceali, il docente della Facoltà di Lettere e Filosofia, Antonio Di Grado, che, riferendosi alla figura di Garibaldi afferma: «Si tratta di un eroe dell’Ottocento che rappresenta la nostra identità nazionale, un mito, spesso messo in discussione, ma che coincide con un grande sogno: quello di un’Italia repubblicana, ispirata ai valori della libertà e della giustizia sociale».
«Scopo primario dei giovani studenti è stato – sottolinea la docente Claudia Motta – attualizzare il tema risorgimentale, per sancire un’unità che vada ben oltre la sterile unificazione territoriale, ma riesca ad infondere il senso di appartenenza ad una identità nazionale comune. A riguardo, è stato molto importante per i ragazzi – continua l’insegnante – l’incontro con le autorità cittadine».
Tappe fondamentali, toccate durante il viaggio dai giovani garibaldini, sono state le città di Genova, dove hanno visitato il palazzo Ducale, e l’incontro a Torino, con il Presidente della Provincia Antonio Saitta, che li ha accolti insieme agli studenti del liceo torinese “Cavour”, al Palazzo Garignano, sede del primo Parlamento italiano. Durante l’incontro, raccontarno, Saitta ha affermato: «Questa giornata è testimonianza concreta del fatto che l’unità d’Italia esiste, ma dobbiamo rafforzarla».
Dopo la visione del video, a sedersi in cattedra gli stessi studenti, protagonisti di un viaggio d’istruzione sicuramente lontano dalla classica gita scolastica: «Ci siamo preparati a questo viaggio, analizzando attentamente sia le fonti storiche che quelle letterarie, a partire da ciò che riguarda proprio la nostra città, fonte vivente di un passato variegato». «In più», aggiunge Fabio La Manna, studente del liceo classico “N. Spedalieri”, «questo viaggio, ci ha spinto a ricercare dentro noi stessi quegli ideali, che 150 fa, guidarono giovani come noi, a credere che l’unità italiana fosse davvero una meta possibile da raggiungere, e anche noi, attraverso questo viaggio, ci abbiamo creduto».
E a proposito dell’incontro con gli studenti torinesi, La Manna aggiunge: «Erano convinti che non ci sapessimo esprimere in italiano. Poi, sentendoci parlare, sono rimasti sorpresi».
L’Italia una pura espressione geografica? I liceali, non sono d’accordo.
Foto di Robyk65.
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