Giuseppe Milazzo, coordinatore dello Snals Formazione «L’assessore Lo Bello getta solo fumo negli occhi»

Giuseppe Milazzo, segretario dello Snals Confsal della Formazione professionale siciliana, non usa mezzi termini: «L’assessore regionale alla Formazione professionale, Mariella Lo Bello, con questa storia dei trasferimenti del personale, sta solo gettando fumo negli occhi. Invece di perdere altro tempo, pensi a pagare il personale. E si occupi, assieme al presidente della Regione, di mettere in moto la Cassa integrazione che è ancora bloccata».

In effetti, la gestione di questo settore della pubblica amministrazione regionale rimane nevralgica. E poco chiara. Il primo Governo di Rosario Crocetta ha disposto trasferimenti in massa del personale che operava nel dipartimento Formazione. Erano i primi mesi del 2013. E il presidente Crocetta diceva che bisognava eliminare i rapporti di parentela tra dipendenti del dipartimento Formazione e titolari di enti e società che operano nel settore. 

Ricordiamo – perché di questo siamo stati testimoni – che tanti dipendenti del dipartimento Formazione hanno provato a opporsi a questi trasferimenti di massa. Ricordiamo sempre che certi uffici – per esempio la rendicontazione – sono rimasti con pochissimo personale. Praticamente bloccati. Se Lo Bello ha un po’ di memoria, visto che allora ricopriva l’incarico di assessore regionale al Territorio e Ambiente, se lo dovrebbe ricordare. 

«Ora ci vogliono fare credere che aumentando il personale del dipartimento si risolvono i problemi – ci dice sempre Milazzo -. Per carità, ben venga la razionale ricomposizione degli uffici che lo stesso Governo Crocetta, un anno e mezzo fa, ha smantellato. Ma il vero problema, in questo momento, è a monte. Dal gennaio di quest’anno ci sono duemila e duecento dipendenti che non lavorano e non usufruiscono della Cassa integrazione. Questi sono i veri problemi. Ma di questo problema il presidente Crocetta e l’assessore Lo Bello non parlano. La verità è che questi signori hanno messo in campo un’operazione di macelleria sociale. E non hanno ancora risolto i problemi che hanno creato».

«Il presidente Crocetta – dice ancora il segretario regionale dello Snals Confsal – continua ad andare in tv e sui giornali a dire di aver risparmiato 300 milioni di euro. Ma non dice che questi 300 milioni di euro, in buona parte, sono soldi sottratti ai lavoratori della Formazione professionale della Sicilia. Oltre ai già citati duemila e duecento dipendenti del settore praticamente abbandonati, senza lavoro e senza Cassa integrazione, ci sono i dipendenti dell’Obbligo formativo senza retribuzione da sette mesi. E ci sono altri lavoratori – tanti altri lavoratori della Formazione – che non percepiscono gli stipendi chi da un anno, chi da due anni e alcuni, addirittura, da ventisette mesi!».

Domandiamo: lei ha parlato di 300 milioni sottratti in buona parte ai lavoratori della Formazione professionale. Che fine hanno fatto questi soldi?

«Lo chiede a noi che lo chiediamo da un anno e mezzo? Questa domanda lei da deve porre al presidente Crocetta e all’assessore Lo Bello. Ricorda la grande manifestazione di qualche mese fa, quando migliaia di lavoratori della Formazione professionale siciliana sono scesi in piazza a Palermo? In quell’occasione il presidente Crocetta ha messo a disposizione dieci milioni di euro. Ovviamente, di questi dieci milioni di euro non abbiamo visto nulla. Alla gente dicono che il Governo Crocetta ha già messo a disposizione questi soldi. Ma non è vero. Perché questi dieci milioni di euro non sono mai arrivati al mondo della Formazione professionale della Sicilia». 

Giulio Ambrosetti

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