Giurisprudenza: niente appello ad ottobre

Niente più esami ad ottobre per gli studenti di Giurisprudenza.
La facoltà ha infatti deciso di concentrare i due appelli aperti anche agli studenti in corso nel solo mese di settembre, a partire dal 7 e non oltre il 29. L’appello di ottobre, che era stato introdotto l’anno scorso, torna ad essere riservato a ripetenti, fuoricorso, lavoratori.

«In realtà non si tratta di nulla di nuovo» ci spiega la dottoressa Catia Belluomo, responsabile dell’ufficio dei Servizi didattici. «Questo sistema è quello che abbiamo adottato fino all’anno accademico 2004/2005. In quello successivo, anche a motivo dell’introduzione dell’ordinamento quinquennale, abbiamo voluto sperimentare una nuova soluzione, quella cioè di distribuire due appelli aperti a tutti tra settembre ed ottobre, ed uno riservato a settembre. Ciò ha comportato un inizio tardivo delle lezioni – continua la Belluomo – ed abbiamo ricevuto le lamentele di alcuni docenti circa la difficoltà di portare a termine il ciclo di lezioni entro dicembre. Così – conclude – visto che non è possibile far accavallare lezioni ed esami, abbiamo deciso di ripristinare il vecchio calendario».

Gli studenti non sembrano però essere molto d’accordo. Non tutti, in realtà, sono a conoscenza dell’avvenuto cambiamento. E’ il caso di Pietro Giraudo, che si è appena laureato come Operatore giudiziario: «Non sapevo che avessero anticipato l’appello. Credo che così facendo si penalizzino gli studenti in corso. Nella pianificazione degli esami, ottobre rappresenta un’ulteriore opportunità di dare più materie possibili, di velocizzare la nostra carriera». Dello stesso parere anche Giusy Terranova, iscritta al terzo anno in corso della nuovissima laurea magistrale: “La mia impressione è che chi si sforza di non ripetere l’anno sia il più svantaggiato. Contrariamente ad altre facoltà – prosegue Giusy – non abbiamo neanche un appello straordinario a cui poter accedere. Se poi l’appello di ottobre viene anticipato a settembre le date sono così ravvicinate che di fatto mi sembra difficile riuscire a dare due esami in un mese».

Ad opporsi al cambiamento è stata anche l’associazione studentesca Acer, che ha proposto una serie di iniziative per movimentare gli studenti. Tra queste, una raccolta di firme e la proposta di inviare un’email all’indirizzo presidenza@lex.unict.it per manifestare il proprio dissenso, che hanno avuto un buon seguito da parte degli studenti. La decisione, però, almeno per il momento sembra essere irrevocabile.

Link:
www.associazioneacer.it

Valentina Scamporlino

Recent Posts

Incidente sul lavoro, operaio 59enne muore a Floridia

Incidente sul lavoro in un cantiere edile a Floridia, nel Siracusano. Vittima un 59enne, operaio…

8 ore ago

Sciacca, esce di casa e quando torna scopre che il suo appartamento è stato occupato

Il proprietario di casa esce dalla sua abitazione e una coppia occupa l'appartamento. È successo…

11 ore ago

Europee, la riscossa dei volti noti: assessori, sindaci, ex parlamentari e pure Vannacci: chi sono i candidati nelle Isole

Giorgia Meloni sarà la capolista anche nella circoscrizione delle Isole alle prossime elezioni Europee, previste…

11 ore ago

Gdf sequestra a Giarre oltre 12mila prodotti non sicuri

Finanzieri del comando provinciale di Catania hanno sequestrato a Giarre oltre 12.000 prodotti di vario genere, tra…

12 ore ago

L’ha visto rubare oggetti da due auto, magistrato insegue ladro

Ha visto e inseguito un giovane che ha prima rubato un giubbotto da una Fiat…

12 ore ago

Nuovo processo per l’ex giudice Silvana Saguto: è accusata di falso in atto pubblico

Nuovo processo per Silvana Saguto. L'ex magistrata presidente della Sezione misure di prevenzione di Palermo,…

12 ore ago