Giunta, mutui per via Palinuro, ponti e case popolari Spuntano fondi per caratterizzazione parco Cassarà

La manutenzione di ponti e cavalcavia, il completamento di via Palinuro, il quarto prelievo dal fondo di riserva, il taxi sharing per l’aeroporto. Giunta Orlando iperattiva ieri e oggi: ben 18 le delibere affisse sull’albo pretorio. Molte servono ad accendere mutui per finanziare manutenzioni, opere pubbliche e interventi di emergenza.

Finalmente ci sono tutti i soldi per completare via Palinuro. Un’opera fondamentale per Mondello: consentirà di far respirare la circolazione stradale da Valdesi alla Torre realizzando una strada alternativa e di pedonalizzare il lungomare durante l’estate. Come si ricorderà, senza questa strada l’esperimento di pedonalizzazione di qualche anno fa è naufragato fra le proteste di commercianti e residenti. La Regione contribuirà con 1,75 milioni di euro, il Comune aveva già stanziato 50mila euro ma ne mancavano 200mila, e per questo è stato acceso un mutuo decennale con rate semestrali. Il progetto esecutivo è pronto da due anni esatti, da dicembre 2014. I decreti di esproprio potrebbero arrivare già in settimana, entro fine anno la pubblicazione in Gurs, poi sei-otto mesi per gara d’appalto e contratto, anche se «dopo gli espropri potremmo valutare se aprire una pista con il Coime per una viabilità provvisoria già tra gennaio e febbraio», rivela il capo area tecnica della Riqualificazione Urbana Mario Li Castri

Con un altro mutuo decennale arriveranno 492mila euro per la manutenzione di ponti, cavalcavia, sovrappassi e sottopassi comunali. Un intervento quanto mai necessario, come denunciato di recente da Meridionews. Basti pensare che non esiste un inventario generale di queste strutture: l’Ufficio Infrastrutture sta facendo un censimento e finora ne ha “scoperti” una ventina. Per l’intervento, inserito nell’elenco annuale 2016, servono 500mila euro, di cui 365mila per i lavori e 135mila a disposizione dell’amministrazione. I 7.300 euro mancanti sono già scritti a bilancio.

Stesse cifre e stessa modalità (mutuo) anche per la manutenzione dei sistemi di salvaguardia delle pareti rocciose che sovrastano la città e per la mitigazione del rischio crolli. I lavori saranno compiuti a tappeto su tutto il territorio comunale, da Monte Pellegrino a Monte Gallo, da Monte Grifone a Boccadifalco, Baida, San Martino delle Scale, Belmonte Chiavelli, Pizzo Sella, via Costantino a Cardillo, via Inserra, via Bronte a Borgo Nuovo, Falsomiele e la provinciale per Monreale.

Ma è spulciando la delibera sul quarto prelievo dal fondo di riserva che salta fuori l’intervento più atteso: Palazzo delle Aquile ha stanziato 420mila euro per il bando di gara per la caratterizzazione del Parco Cassarà. O almeno della porzione di parco lato corso Pisani che per i magistrati può essere riaperta al pubblico. Per la parte lato via Basile purtroppo ci vorranno anni. Compiuta la caratterizzazione delle sostanze nocive e accertato che non ci sono rischi per la salute umana, almeno una metà del polmone verde, chiuso da troppo tempo, tornerà fruibile per famiglie e amanti dello sport. Prelevati inoltre 230mila euro per il tfr dei dipendenti comunali che vanno in pensione, 300mila per le manutenzioni generiche, 550mila per la cultura (125mila alle strutture culturali, 125mila alle manifestazioni, 150mila al Teatro Massimo, 150mila al Biondo), 265mila per le aree wi-fi. Del milione e 870mila euro ancora disponibile nel fondo di riserva sono rimasti 257mila euro.

Approvato in via amministrativa l’accordo quadro per la manutenzione degli immobili comunali nel centro storico: un maxi intervento da 2 milioni di cui 1,5 per i lavori e 500mila euro a disposizione dell’amministrazione. Di questi, ben 1,4 milioni giungeranno in prestito tramite mutuo decennale, 271mila da fondi comunali liberi e 295mila da risparmi fatti su vecchie leggi regionali. Tra gli immobili da recuperare i Cantieri Culturali alla Zisa, Palazzo Ziino, Palazzo delle Aquile, Villa Trabia, Villa Niscemi, il Teatro Garibaldi, la Gam, San Basilio, Palazzo Tarallo, lo Spasimo, l’archivio comunale. Altri due mutui – rispettivamente di 300mila e 950mila euro – riguardano i lavori urgenti sugli immobili Erp all’interno del centro storico e nel resto della città. Approvato un protocollo d’intesa tra Palazzo delle Aquile e il Comune di Cinisi per il taxi sharing dalla Stazione Centrale di Palermo all’aeroporto “Falcone e Borsellino” con tariffe di 8 euro a persona per un minimo di 4 passeggeri.

La giunta Orlando, infine, promuove gli affidamenti dei cani in adozione per favorire lo svuotamento del canile e avviare finalmente i lavori di ristrutturazione. A chiunque – privato cittadino, associazione animalista o protezionista e rifugi autorizzati – intenda adottare un cane custodito presso la struttura di via Tiro a segno o i rifugi convenzionati con il Comune, viene offerto un incentivo di 480 euro fino all’esaurimento di un fondo di 96mila euro per il 2017 e di 30mila per il 2018, salvo proroga. Avviso ai furbi che vogliono prendersi i soldi senza tenere l’animale: l’incentivo sarà corrisposto soltanto dopo che saranno trascorsi 120 giorni di detenzione del cane. Gli animali saranno rilasciati ai richiedenti sterilizzati, dotati di microchip (volturati cioè a nome degli adottandi all’anagrafe canina istituita presso l’Asl di pertinenza) e dotati di certificazione sanitaria.  

Sul canile arriva l’affondo di Filippo Occhipinti, capogruppo dei Comitati Civici al consiglio comunale, che parla di delibera «condivisibile in linea di principio e peraltro auspicata anche dal sottoscritto» ma che «presenta numerose criticità e non sembra tutelare i nostri amici a quattro zampe. Ho più volte proposto un’altra bozza con indicazioni chiare sulle procedure di adozione, sul contributo da erogare anche in base alla taglia e al reddito dei soggetti, sui controlli pre e post adozione da effettuare con cadenza periodica e a cura dei veterinari Asp e delle associazioni animaliste già accreditate dal Comune. Peccato che questa bozza sia stata ignorata, malgrado prevedesse non un contributo in denaro ma in prodotti per il mantenimento degli animali. Nel 2015 – sottolinea Occhipinti – abbiamo speso più di 385 mila euro per i cani senza famiglia, mentre con la mia proposta se ne sarebbero potuti spendere la metà trovando agli animali anche una casa accogliente. L’amministrazione fermi il bando e riveda i criteri, adottando un regolamento che faccia veramente il bene dei cani».

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