«Palermo quest’anno è stata indicata come capofila, come capitale italiana della cultura ebraica. E questo porta me, come sindaco ad esprimere gratitudine all’Unione delle comunità ebraiche italiane per questa scelta ma anche, al tempo stesso, a testimoniare come questa scelta è la conferma del cammino di una città che cerca di coniugare radici ed ali, di riprendersi dopo il terribile tempo del governo della mafia e di recuperare il valore delle diversità». Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando intervenendo allo Steri per la cerimonia di apertura della giornata europea della cultura ebraica, in corso di svolgimento in contemporanea in 35 Paesi europei.
«Palermo non è una città europea ma una città mediorientale in Europa e, applicando lo ius soli, siamo orgogliosi di essere europei – ha sottolineato – Palermo è Istanbul, Gerusalemme, Beirut: Istanbul, Gerusalemme e Beirut con il tram e il wi-fi. Tutto questo passa attraverso il dialogo, la cultura dell’accoglienza, la coabitazione, la convivenza dei diversi». Il primo cittadino, infine, ha ringraziato l’Ucei e ha sostenuto che il cammino della città verrà rafforzato dalla prevista apertura di una Sinagoga a Palermo, grazie alla disponibilità dell’arcivescovo, che «non farà mancare il proprio contributo per la riapertura e la definizione strutturale di questo luogo di culto».
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