Giornalismo, l’Ordine chiede pensione per Orioles «Da sempre impegnato nel contrasto alla mafia»

Dopo l’endorsement ufficioso arrivato su Facebook da parte del presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, adesso arriva anche quello ufficiale. È con una nota che gli uffici di Palermo rendono nota la propria adesione alla petizione lanciata dal 34enne Luca Salici sulla piattaforma Change.org per fare accedere il giornalista Riccardo Orioles ai benefici della legge Bacchelli. Una norma voluta dal governo Craxi e che stabilisce un vitalizio per i cittadini italiani che si siano distinti in diversi settori. Compreso quello delle lettere. Riccardo Orioles, 67 anni, è stato co-fondatore del giornale I Siciliani assieme a Giuseppe Fava, finché quest’ultimo non è stato ammazzato dalla mafia per via delle inchieste pubblicate. La raccolta firme ha superato, in poco più di tre giorni, oltre cinquemila sostenitori.

Orioles, che ha diretto I Siciliani dopo l’assassinio di Fava (avvenuto il 5 gennaio 1984 su ordine del boss Nitto Santapaola), è adesso direttore de I Siciliani giovani e si occupa quotidianamente della formazione di cronisti. Ma senza un regolare compenso, mantenendosi esclusivamente con la pensione minima concessa dalla sua anzianità. Non usufruisce di una pensione giornalistica perché all’Inpgi, l’istituto di previdenza sociale della categoria, risultano versamenti contributivi solo per quattro anni. Quelli in cui il noto giornalista ha lavorato al settimanale romano e indipendente Avvenimenti. «Riccardo è da sempre impegnato nello studio, nella denuncia e nel contrasto alla mafia e a tutte le forme di malaffare e corruzione», si legge in un comunicato diffuso dall’Odg Sicilia.

«Siamo dunque sulla stessa posizione della Fnsi, che ha dato la propria adesione col segretario generale Raffaele Lorusso e col presidente, Beppe Giulietti». Nell’ipotesi in cui, invece dell’applicazione della legge Bacchelli (fatto molto raro), si optasse per la proposta di un trattamento pensionistico ordinario, secondo l’Ordine siciliano «dovrebbe essere sollecitato l’intervento dell’Inpgi». «Siamo certi – conclude la nota – che i due colleghi siciliani presenti nel consiglio di amministrazione, il vicepresidente Giuseppe Gulletta e la consigliera Maria Pia Farinella, che è anche fiduciaria per l’Isola, saranno in grado di valutare i margini di intervento dell’istituto e di dare risposte alle più che legittime aspettative di Riccardo e di quanti lo sostengono».

Luisa Santangelo

Recent Posts

Limitazioni fino al 13 dicembre sull’autostrada Palermo-Catania

A partire da lunedì 18 novembre e fino al 13 dicembre 2024, sull'autostrada A19 Palermo-Catania,…

8 secondi ago

Saem, il salone dell’edilizia più grande del Sud Italia. «Evento in crescita con 105 espositori»

Due padiglioni e un'area esterna, per un totale di circa 20mila metri quadrati, e 105…

3 ore ago

Vita da eurodeputato, viaggio tra i parlamentari siciliani alle prese con la plenaria a Bruxelles

È la capitale più piovosa d'Europa, una città moderna con un cuore medievale, oltre 2,7milioni…

6 ore ago

Chiesto il rinvio a giudizio per i presunti mandanti dell’omicidio del sindacalista Mico Geraci

La procura ha chiesto al gup di Palermo Lorenzo Chiaramonte il rinvio a giudizio dei presunti mandanti…

16 ore ago

Catania, bambina muore subito dopo il parto. Presentato esposto in Procura

Una neonata è morta ieri subito dopo il parto nell'ospedale Garibadi-Nesima di Catania. A dare la…

17 ore ago

Siccità in Sicilia, il ministero delle Infrastrutture approva il piano per i dissalatori: costerà 50 milioni con fondi regionali

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che oggi, alla presenza del ministro…

17 ore ago