Tra le sette sezioni che la facoltà di Lingue e Letterature straniere propone come foce creativa e alternativa della carriera universitaria, la sezione giornalistica resta tra le più “popolate”. Molti, infatti, sono gli studenti che, affascinati dall’idea di poter imparare i segreti del mestiere, tentano di scoprirli grazie all’addestramento e alla pratica che il Medialab concretizza nelle sue ore di lavoro. La sezione consta di nove differenti laboratori, tutti curati da coordinatori esperti nel settore.
“Come funziona un ufficio stampa” è il laboratorio di Mariano Campo; prevede di avvicinare lo studente alle funzioni che un addetto stampa deve saper assolvere: organizzare una conferenza stampa, scrivere un comunicato stampa, imparare a collaborare sia con le redazioni giornalistiche e allo stesso tempo con l’azienda per la quale si lavora, selezionare gli eventi da pubblicizzare e divulgare con le adeguate regole le informazioni. Il tutto miscelato da un’elevata dose di diplomazia e savoir-faire.
“Fotogiornalismo”, curato da Angelo Di Giorgio, ha come obbiettivo la realizzazione di un fotoreportage. Agli allievi verranno indicate non solo le nozioni tecniche della fotografia ma anche gli aspetti storici del fotogiornalismo. Verranno approfondite le teorie di questa professione prendendo come esempio grandi nomi del settore, convogliando alla fine in una presentazione di lavori fotografici realizzati dagli studenti stessi.
“Giornalismo sportivo” seguito da Fabio Chisari, è il laboratorio legato alle passioni sportive e alle curiosità di moltissimi lettori. Il laboratorio si propone di esporre sia le fasi storiche del giornalismo sportivo, sia quelle specifiche tecniche utilizzate in questo tipo di scrittura. Rappresenta una delle prime tappe nella carriera giornalistica ed è in grado di fornire quegli elementi essenziali per comprendere e apprendere il codice di un giornalista sportivo.
“La grammatica della notizia: elementi fondamentali di scrittura giornalistica” laboratorio curato da Gianfranco Faillaci, è il centro pulsante del “creare giornalismo”. In questo laboratorio si individuano le notizie, si analizzano, si sintetizzano, si costruisce un attacco, si monta un pezzo, si decifrano dei segnali e ci si sottopone a una rigida applicazione delle regole di scrittura giornalistica. Questo laboratorio è la base per tutte le altre forme di scrittura più intricate. Gli elaborati che verranno prodotti come esercitazioni verranno pubblicati su Step1 e avranno così la forma di un vero e proprio articolo giornalistico.
“Dal luogo dei fatti allo spazio delle notizie” di Giuseppe Testa è il laboratorio che si interpone tra la costruzione della notizia e il fatto. In questo intermezzo il coordinatore svelerà i trucchi della comunicazione della notizia, dai “collettori” dei fatti ai “recettori”, da chi assiste alla notizia a chi la costruisce. Il lab si propone oltre che di fornire gli strumenti essenziali a questo scopo, anche di fare esperienze sul campo in modo realistico.
“Oltre la notizia: il giornalismo d’inchiesta” è il laboratorio condotto da Fabio Gallina, si basa sull’analisi di un genere particolarmente importante del giornalismo, l’inchiesta. È un genere che si sofferma sulle indagini, sulle curiosità, sulle fonti dalle quali pervengono le informazioni e sul modo di scriverle. Si prefigge l’obbiettivo di costruire un rapporto critico tra chi riporta un’informazione e la realtà stessa. Alla fine del percorso teorico del lab, si monteranno dei servizi veri e propri rivolti al pubblico che andranno pubblicati su Step1.
“Osservatorio democrazia nei media” curato da Maria Lombardo, è un osservatorio su tutto il mondo della comunicazione, si prevede già acquisita una capacità di approccio alle nuove tecnologie informatiche, alla gestione di siti e alla navigazione su Internet. Si tratta di una sintesi dei lavori ottenuti dai laboratori passati che devono essere inseriti in rete e di una rassegna stampa di articoli da cercare e selezionare sul web.
“Raccontare l’altrove: il reportage” di Rocco Rossitto tratta dell’esplorazione di realtà sconosciute e far di queste fonti di notizia. Raccontare l’altrove, che non sia soltanto un altrove distante centinaia e centinaia di chilometri, ma sia un altrove anche molto vicino che per caratteristica insita sia dimenticato, ignorato, senza voce in capitolo. L’allievo sarà sollecitato ad essere osservatore delle notizie silenti. Il laboratorio mostrerà agli allievi le tecniche consone a questo tipo di scrittura e costruirà dei servizi che andranno pubblicati sul nostro giornale.
“La recensione giornalistica” di Davide Brusà è il laboratorio che chiude questa sezione. La recensione abbraccia sia il commento sia la critica di una qualunque forma artistica rappresentata, che sia teatrale, musicale, di una mostra, di cinema, di letteratura, ecc.
Gli incontri di questo Lab confluiranno in un giusto mix di teoria e pratica: dalla visione di spettacoli teatrali alla discussione e all’analisi di quanto visto. Le recensioni scritte come esercitazioni del laboratorio andranno pubblicate su Step1.
Quasi tutte le sezioni del Medialab di quest’anno hanno una novità, il workshop, cioè l’incontro con un professionista di ciascun settore che approfondirà i temi trattati dai lab attraverso dei brevi seminari. La partecipazione a questi seminari specifici è complementare ad ogni laboratorio, pertanto senza l’adesione al seminario tenuto dal professionista non si conseguiranno i crediti necessari. Per questa sezione il workshop sarà tenuto da Gino Banterla, giornalista, che realizzerà il suo seminario dal titolo “Comunicare gli eventi culturali”.
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