Giochi del Mediterraneo, 8 le medaglie siciliane Dall’atletica alla boxe e dai pesi alla pallanuoto

Ai Giochi del Mediterraneo 2018, appena conclusi a Tarragona in Spagna, l’Italia l’ha fatta da padrona chiudendo al primo posto nel medagliere (156 medaglie di cui 56 ori, 55 argenti e 45 bronzi) davanti a Spagna e Turchia. In queste vittorie, è giusto riconoscere il merito agli atleti provenienti dalla Sicilia che hanno portato al tricolore una buona dote di successi. I venti siciliani, infatti, chiudono con un bottino di quattro medaglie d’oro, tre d’argento e una di bronzo

Atletica leggera. Grandissima prova per la 4×400 maschile con il catanese Giuseppe Leonardi che conquista la medaglia d’oro. L’etneo è partito dai blocchi di partenza passando il testimone poi a Michele Tricca. Dopo di loro hanno concluso la gara Matteo Galvan e Davide Re. L’Italia ha chiuso con il tempo di 3’03’’54 davanti alla Spagna e all’Algeria. Sesto posto nei 3000 siepi per Osama Zoghlami, nativo di Tunisi ma palermitano d’adozione, con il tempo di 8’36’’28.
Nulla da fare, invece, per il calatino Filippo Randazzo nel salto in lungo. L’atleta, infatti, è stato costretto a rinunciare alla gara a causa di un infortunio alla caviglia durante il riscaldamento.

Badminton. Si ferma ai quarti di finale il cammino del palermitano Giovanni Greco, classe ’90, che aveva passato il girone da terzo classificato per poi battere il turco Ozturk. Infine, la sconfitta contro lo spagnolo Albiàn (poi medaglia d’argento).

Boxe. Il 23enne catanese Salvatore Cavallaro si regala una medaglia d’argento nei pesi medi. Il pugile etneo è stato sconfitto nella categoria -75 kg per 4-1 dal siriano Ahmad Ghosoun, dopo aver avuto la meglio nei turni precedenti sul turco Ozkal e sul francese Bamba. Nella categoria 60kg, il ragusano Francesco Iozia viene battuto per 4-1 per split decision dall’algerino Reda Benbaziz nei quarti di finale.

Canoa-Kayak. La siracusana Irene Burgo centra la finale nel K1 500 metri ma poi chiude con l’ottavo tempo, in 1’59’’910. Oro alla serba Starovic, argento alla portoghese Vasconcelos e bronzo alla slovena Osterman.

Ciclismo. Nella prova in linea maschile, trentatreesimo posto per il vittoriese Francesco Romano (classe 1997). Doppietta azzurra, comunque, sul podio con l’oro conquistato da Jalel Duranti e l’argento andato a Filippo Tagliani. Nella crono maschile sfuma, invece, per un soffio il bronzo per l’avolese Paolo Baccio, 21enne della scuderia di Nibali. Il siciliano ha chiuso con il tempo di 30’59’’80. Oro per Edoardo Affini, davanti al portoghese Goncalves e allo sloveno Penko, che ha chiuso con un tempo leggermente migliore (circa sei secondi) rispetto a Baccio.

Lotta. Quarto posto e medaglia di legno per il catanese Ignazio Sanfilippo nella lotta greco-romana. Dopo essere stato ripescato, l’etneo vince 3-1 contro lo spagnolo Parra Fernandez e accede alla finale per il bronzo, dove deve arrendersi al turco Firat che lo batte 10-0.

Nuoto paralimpico. Risultato di prestigio anche per la palermitana Xenia Francesca Palazzo (classe 1998) che nei 100 stile libero S10 conquista il sesto posto nella finale con il tempo di 1’06’’90, distante poco più di cinque secondi dall’oro Elodie Lorandi.

Pesi. Grandissimo risultato per Jennifer Lombardo (classe 1991) di Villabate, che conquista un doppio oro nella categoria -53 kg: 85 i chili sollevati nello strappo, mentre nello slancio sono addirittura 105. Quanto basta per stare davanti alle avversarie, la palermitana Giorgia Russo (classe 1993) che guadagna la medaglia d’argento nello slancio ma non fa registrare nessun sollevamento valido nello strappo. Nei pesi le soddisfazioni arrivano anche dalla nissena Alessandra Pagliaro (classe 1997), medaglia di bronzo nello strappo della categoria -48 kg con 72 chili sollevati e quinta nello slancio. Delusione per il sancataldese Mirco Scarantino che nella categoria -62kg è rimasto fuori dal podio, dietro all’egiziano Saad, al turco Bilgin e all’azzurro Michael Di Giusto. Per lui quarto posto nello strappo e nello slancio.

Pallanuto. Medaglia d’argento per il Setterosa, sconfitto in finale dalla Spagna per 8-9, e per le catanesi Rosaria Aiello e Valeria Mariagrazia Palmieri, atlete de L’Ekipe Orizzonte Catania. Sono le iberiche a conquistare il primo oro in assoluto della pallanuoto femminile. Debacle clamorosa invece per il Settebello del siracusano Valentino Gallo. La Nazionale guidata dal commissario tecnico palermitano Sandro Campagna perde l’ultima gara della fase a gironi contro la Spagna per 6-7 e ha poi travolto nella finale per il quinto posto la Francia con il punteggio di 15-2. L’oro è andato alla Serbia che in finale ha battuto la Grecia.

Pallavolo. Medaglia d’oro per la Nazionale di pallavolo maschile e anche per il centrale palermitano Roberto Russo, dopo la finale vinta per 3-1 contro la Spagna. Prima della sfida contro gli iberici, l’Italia aveva chiuso a punteggio pieno il girone con Grecia e Portogallo, per poi battere ai quarti la Croazia e in semifinale l’Egitto.

Scherma. Al rientro in pedana dopo l’intervento chirurgico al gomito del braccio armato, lo spadista catanese Paolo Pizzo si ferma ai quarti, battuto per 15-9 dal francese Cannone, dopo aver battuto al turno precedente il greco Kavvadias per 15-10.

Luca Di Noto

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