Gimago, aiutare il pianeta e i più fragili

Due fratelli, una famiglia, tanti amici e un unico grande sogno: aiutare i meno fortunati, contribuendo allo stesso tempo a frenare l’inquinamento ambientale causato dalla moda usa e getta. Il sogno ha un nome: si chiama Gimago (Madre Natura) ed è stato maturato e ideato da Alberto e Fabio Puglisi, due fratelli messinesi, rispettivamente di 19 e 15 anni, entrambi studenti al Liceo Scientifico, che hanno deciso di agire in nome del Pianeta e del progetto sociale Benefit, il negozio di abbigliamento gratuito, creato nel 2017 dalla loro madre, Cristina Puglisi Rossitto (presidente dell’Associazione Gli Invisibili Onlus).

«Più che un progetto – spiegano i due fratelli – pensiamo a Gimago come un vero e proprio stile di vita che chiunque può intraprendere e far proprio. Il nostro obiettivo è far comprendere, soprattutto ai nostri coetanei, che salvaguardare l’ambiente è possibile anche solo apportando piccoli accorgimenti al proprio quotidiano. La campagna di sensibilizzazione che abbiamo avviato, insieme ad alcuni amici che abbiamo coinvolto e a nostro fratello maggiore Enrico, che ama stare dietro le quinte, ha come obiettivo quello di spingere tutti, soprattutto i giovanissimi, al riuso degli abiti, all’acquisto dell’usato, dicendo decisamente no alla fast fashion che, come sappiamo, è tra le industrie più inquinanti del Pianeta».

Ma c’è di più. Quella di Gimago, costola digitale del negozio Benefit, è un storia che parla di economia circolare e di solidarietà. Nato quattro anni fa a Messina, Benefit, è un negozio di abbigliamento gratuito a disposizione di famiglie economicamente fragili. Nei suoi 400 metri quadrati, i 50mila capi esposti sono frutto di donazioni di cittadini che in questi anni hanno aiutato tante famiglie in difficoltà. I costi di gestione dello store, gestito dalla onlus Gli Invisibili sono però piuttosto alti. «A un certo punto – spiegano i due ideatori di Gimago – abbiamo fatto una riflessione: abbiamo pensato che, se fosse continuato ad arrivare vestiario, di sicuro le persone avrebbero continuando ad acquistare. Allora abbiamo pensato di trovare una formula per autofinanziarci e continuare a offrire aiuto alle famiglie in difficoltà. Allo stesso tempo abbiamo cercato sempre di intercettare persone attente al riuso». È nato così il progetto e lo shop online https://gimagodress.myshopify.com dove, con una donazione minima di cinque euro, dal valore simbolico, si può scegliere uno dei capi presenti nella vetrina virtuale di Gimago che l’utente riceverà direttamente a casa. «Questo – spiegano – permetterà a Benefit di continuare a sostenere le famiglie in difficoltà e, inoltre, aumentando il numero di fruitori di vestiti, si potranno ritirare molte più donazioni e ridare nuova vita a molti più capi di abbigliamento sottraendoli al ciclo di distruzione dei rifiuti tessili, terribilmente inquinante per l’ambiente».

Il motto del progetto che punta a diffondere uno stile di vita nel rispetto dell’ambiente è I’m bach: sono tornato e racchiude tutta la forza di una rivoluzione. «I’m back – concludono Alberto e Fabio – esprime l’identità di chi sceglie di indossare quel capo. Inoltre, l’utente che sceglie un capo sullo store online ha anche la possibilità di fa applicare una delle due etichette identificative del Gimago-Pensiero, che verrà cucita sul capo scelto». Due le possibilità con cui personalizzare i capi: Be the change, per esprimere la voglia di cambiamento in maniera decisa pur se delicata, e Fuck pollution, per esternare rabbia contro ciò che sta distruggendo il pianeta. Le due scritte campeggiano anche su delle magliette monocolore, bianche o nere, brandizzate e ideate dai due fratelli che si possono acquistare su Gimagodress per contribuire al progetto e per dire basta all’inquinamento.

Maria Enza Giannetto

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