«Ho iniziato col karate, è stato mio padre a spingermi a cambiare sport. All’inizio ero titubante, poi ho fatto una prima lezione e mi è subito piaciuto». È stato questo l’avvicinamento al kickboxing di una delle più grandi promesse italiane di questa arte marziale: Sveva Scandurra, 15 anni da Giarre, è reduce da un doppio trionfo agli Europei di Skopje in Macedonia, una nuova entusiasmante tappa del suo processo di crescita dopo il bronzo conquistato ai Mondiali di Dublino dello scorso anno. L’atleta siciliana ha gareggiato nella categoria cadetti, raggiungendo le due medaglie d’oro nelle specialità Light contact e Kick light: «Nel Kick light si possono dare i colpi circolari alle cosce. Non cambia molto per il resto, ma questa differenza – specifica la bi-campionessa d’Europa – porta a una minore distanza tra gli atleti».
Il percorso per arrivare a gareggiare in nazionale, ovviamente, non è semplice: «Vesto l’azzurro per il secondo anno di fila. Di solito si inizia con le gare regionali: da quelle – prosegue Sveva Scandurra – i primi due passano al Criterium: è una selezione che porta i primi quattro ai campionati italiani. I vincitori di questi ultimi vanno in nazionale». Questa scrematura fa comprendere il valore dell’atleta giarrese, che tiene anche a sottolineare le difficoltà che si incontrano nei tornei internazionali: «Confrontarsi con ragazze di altri paesi e andare all’estero è stata per me un’esperienza bellissima. All’inizio ero un po’ tesa e ansiosa, essendo soltanto alla mia seconda partecipazione a una manifestazione fuori dai confini italiani. Non conoscevo benissimo le mie avversarie, anche perché lo scorso anno avevo fatto soltanto gare di Kick light: alla fine però è andato tutto per il verso giusto».
Pur essendo ancora un’adolescente, Sveva ha ben chiari gli obiettivi da perseguire nell’immediato futuro: con il passaggio dalla categoria cadetti a quella junior (16-18 anni), bisognerà effettuare un ulteriore salto di qualità per stare al passo con le migliori. «Il prossimo anno ci saranno i campionati mondiali a Lignano: cercherò di dare il massimo e proseguire nella crescita, nonostante il cambio di categoria. Non sarà facile incontrare atlete più grandi di un anno, che quindi hanno molta più esperienza: spero che questo sia solo l’inizio, voglio continuare a migliorarmi».
Scuola e sport, data l’età, sono il binomio che al momento caratterizza la vita dell’atleta etnea. «Frequento il liceo scientifico di Giarre, sono al secondo anno. Ci vuole impegno per conciliare studio e allenamento ad alti livelli: il segreto – spiega lei – è organizzarsi bene, in questo caso si può fare tutto. Le mie sessioni di training sono pomeridiane: in classe cerco di essere sempre presente, non assentandomi troppo in vista delle gare, quando sono costretta a saltare qualche giorno di lezione. La scuola, comunque, ha la precedenza su tutto: nel futuro, anche in base ai risultati, vedrò quale percorso intraprendere».
Le fondamenta dell’esaltante stagione di Sveva Scandurra vanno rintracciate nell’associazione sportiva Kobra Kai team di Riposto, in cui il maestro Salvo Le Mura ha tirato su una vera e propria fucina di talenti: dalla stessa palestra, infatti, è emerso anche Isidoro Spanò, altro nazionale azzurro che ha partecipato agli Europei di Skopje, già Campione italiano nel 2014. All’ombra del Vulcano crescono giovani e talentuosi kickboxer: un’ottima notizia per lo sport siciliano.
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