Alla fine sono stati applausi a scena aperta, col pubblico delle tribune Etna e Olimpia che ha invocato a gran voce il suo nome: il debutto interno di Giuseppe Mascara con il Giarre è stato un trionfo, nel gioco come nel risultato. Il Pistunina, allenato da un tecnico esperto come l’ex Acireale Ezio Raciti, faceva inizialmente paura: i peloritani infatti viaggiavano a un solo punto di distanza dal Giarre ed erano reduci da prestazioni convincenti culminate con tre vittorie consecutive. Il rischio di un trappolone degli ospiti, dunque, esisteva. Le nubi però sono state spazzate via da una prestazione senza alcuna macchia da parte dei padroni di casa, bravi a imporre subito un ritmo altissimo alla partita, col numero 9 Carbonaro ad attirare su di sé il raddoppio di marcatura dei due centrali avversari per liberare gli attaccanti esterni Leotta e Caputa: due frecce, queste ultime, che hanno subito colpito nel segno.
L’1-0 è opera proprio di Caputa, servito da un cross di Carbonaro: dieci minuti dopo arriva il raddoppio, con l’ala sinistra Mattia Leotta che invita a nozze il solito Caputa con un gran pallone filtrante. L’ex Acireale batte il portiere avversario con un pallonetto, mandando il pubblico in visibilio. Mascara, in dieci giorni, sembra sia già riuscito a dare una precisa identità di gioco alla squadra: palla a terra, scambi velocissimi tra i tre attaccanti, con i terzini aggressivi e una squadra disposta in campo in maniera omogenea. Nella ripresa i gialloblu innestano il pilota automatico, controllando le rare folate avversarie: il terzo e quarto gol sono opera del corazziare Lamia che prima incenerisce Vitale con una gran conclusione da fuori e poi, a tempo scaduto, è lesto a ribadire in rete una respinta del portiere su conclusione di Carbonaro. Il movimentato finale, con un espulso per parte (Carbonaro e Keita), non cambia di una virgola quanto visto fino a quel momento: il Giarre di Mascara torna alla vittoria dopo tre sconfitte di fila, riproponendosi come una seria candidata ai playoff nel Girone B di Eccellenza.
Il tecnico cerca di smorzare l’entusiasmo, lodando i suoi ragazzi ma precisando come ancora il lavoro da fare per migliorare sia molto. «Fa piacere essere accolto in questa maniera, abbiamo fatto una buona gara col giusto approccio e una mentalità corretta – ha dichiarato -. C’è sempre da lavorare e da migliorare, siamo qui da solo una settimana: i ragazzi sono stati bravi e veloci ad approcciarsi al gioco che desidero. Sono contento soprattutto per l’impegno, non era facile dopo due giorni presentarsi in questa maniera: ho visto attenzione e ordine, con le giuste distanze nei reparti».
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