Giambrone a Cracolici: “Redimiti”

Il Senatore Fabio Giambrone, coordinatore di Italia dei valori in Sicilia è un inguaribile romantico. A quanto pare, è uno dei pochi dirigenti politici siciliani che prende sul serio il Pd e l’Udc, protagonisti di un’inutile mozione di sfiducia.

Giambrone pensa – anzi: s’illude – che il Pd siciliano sia passato all’opposizione del Governo Lombardo. Ignorando che la stragrande maggioranza di questo partito è ancora parte integrante dello stesso Governo Lombardo.  Ecco di seguito il ragionamento del Senatore Giambrone.

– “Per l’onorevole Cracolici (Antonello Cracolici, funambolico capogruppo del Pd all’Ars ndr) – scrive Giambrone – evidentemente non è accaduto nulla appena un mese  fa a Palermo e continua nel suo progetto perdente di mettere insieme tutto e il contrario di tutto pur di vincere ad ogni costo, prescindendo da valori e programmi e soprattutto dalla manifestata volontà degli elettori di non accettare più  accordi di palazzo ed alleanze innaturali”.

Ora, come si può scrivere una cosa del genere? Che ne sarebbe di Cracolici senza gli “accordi di palazzo”? Giambrone contesta a Cracolici anche le “alleanza innaturali”. Noi invece chiediamo al Senatore Giambrone: quali dovrebbero essere le “alleanze naturali” delll’onorevole Cracolici? Il Senatore Giambrone sa o no che, appena qualche giorno fa, Vincenzo Tanania, il candidato al Consiglio comunale di Palermo di Cracolici – ovviamente ‘trombato’ – è stato nominato al Corecom dal Governo regionale?

Senatore Giambrone: secondo lei Tanania è stato nominato ‘così’ a caso, o perché ‘qualcuno’ lo ha segnalato? Le viene così difficile intuire chi possa avere segnalato al Governo regionale il nome di Tanania da inserire al Corecom?

Giambrone attacca Cracolici rinfacciandogli non solo l’alleanza con Lombardo, ma anche il fatto che il capogruppo del Pd all’Ars ha affermato di volerla rifare.

Senatore Giambrone: ma lei pensa veramente di cambiare la testa di Cracolici? Che resta coerente con la sua concezione della politicae del potere. Lei, Senatore Giambrone, mangerebbe mai un piatto di spaghetti alla carrettiera senza il pecorino (e, magari, senza la mollica di pane tostata, alla palermitana)? No, supponiamo. Per lo stesso motivo Cracolici non mollerà mai il molto che ha ‘acchiappato’ dalla Regione. Lei Senatore Giambrone, dovrebbe essere più ‘comprensivo’.

“La Sicilia ed i siciliani – conclude l’esponente Italia dei Valori – piuttosto hanno bisogno di una credibile proposta di cambiamento per la soluzione delle emergenze economiche e sociali della nostra terra aggravate dal governo Cuffaro ieri e da quello di Lombardo sostenuto dal Pd oggi, libera da , libera da vecchie formule e da inciuci veri e propri”.

Sante, Senatore Giambrone. Solo un appunto finale: lei pensa di cambiare la Sicilia con il Pd siciliano? Se pensa questo sta prendendo un grande abbaglio…

Corecom Vincenzo Tanania

Redazione

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