Ieri mattina il sole splendeva di più nella parte alta della Via Etnea. Niente a che vedere però con strani fenomeni atmosferici e nuvolette di fantozziana memoria. Semplicemente, in una bella giornata di giugno capita di vedere i lampioni ancora accesi in pieno giorno.
E non in una città qualunque, ma a Catania. La stessa città sull’orlo del dissesto finanziario e che fino a pochi mesi fa offriva interi quartieri con romantiche luci soffuse – quando c’erano – dovute al taglio drastico dell’illuminazione cittadina. Effetto dei debiti comunali contratti con l’Enel, certo, ma adesso Sindaco e Giunta sembrano aver imparato e vogliono farsi perdonare.
Quale modo migliore che offrire una luce perpetua agli innocenti cittadini rimasti al buio per tanti mesi? E’ così che nel tratto che porta dal Tondo Gioeni a Piazza Cavour è tutto uno sfavillare di lucine, da fare dubitare di qualche festa patronale fuori stagione. Poco importa se di mattina, con il sole dell’estate, tanto abbondare di illuminazione sembra essere superfluo: bisogna compensare. L’unico guaio è che non tutti sembrano essersi accorti del bel regalo, a causa dell’invadente luce naturale che preferiva fare tutto da sola.
Sorge un solo dubbio: e se invece lo scopo fosse quello di riscaldare la mattinata catanese?
In un modo o nell’altro: grazie. Non capita spesso di vedere tanto sfolgorio in pieno giorno. Speriamo.
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