Due mesi, il tempo necessario per mettere a punto il nuovo piano di investimenti per il rilancio dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, sulla base dei rilievi mossi da Enac. Prosegue, infatti, il braccio di ferro tra l’Enac e la Gesap, dopo l’allarme lanciato da Vito Riggio sui ritardi «nello sviluppo degli investimenti». In particolare, sotto i riflettori erano finiti la mancata manutenzione della pista e le opere antisismiche. Interventi sui quali la Gesap intende mantenere la propria parola e per i quali ha stilato un piano di investimenti di circa 80 milioni di euro, che gode anche di una copertura finanziaria seria. L’accordo, tuttavia, non c’è sui tempi. Da un lato l’Enac chiede l’immediata realizzazione di queste opere mentre l’aeroporto palermitano, dall’altro, insiste per spalmare i lavori fino al 2012, per non intaccare l’operatività dell’hub palermitano. Niente deroghe ma solo uno «scivolo» sulla programmazione degli interventi.
L’incontro di oggi allo scalo del capoluogo siciliano, alla presenza del ministro per le Infrastrutture e i trasporti Graziano Delrio, con il presidente dell’Enac Vito Riggio, il presidente della Gesap Fabio Giambrone e dirigenti dell’azienda, è servito proprio per fare il punto sull’avanzamento e la solidità del piano. E dallo stesso Delrio, è arrivato l’invito ad «abbassare toni e rimoboccarsi» le mani: «Questo è il mio slogan per l’aeroporto di Palermo – ha detto in tono scherzoso -. Tutte i rilievi tecnici che Enac ha fatto presente sono sotto analisi e quindi cercheremo di anticipare i tempi sia della pista sia dell’adeguamento dell’aerostazione. Speriamo di riuscire in poco piu’ di due mesi, non di più, a rimetter in piedi un piano credibile di investimenti, di 70-80 milioni di euro. Stiamo lavorando per questo – ha concluso – per far partire subito i lavori».
Per Giambrone, le affermazioni del ministro Delrio testimoniano e confermano la bontà del progetto di rilancio dell’aeroporto che da qualche tempo «fa registrare solo segnali positivi. L’Enac ha chiesto alcune modifiche rispetto al nostro piano – ha ribadito – e le faremo compatibilmente con le esigenze e rispettando le funzionalità dello scalo. Per questo, martedì prossimo ci incontreremo nuovamente con Enca per trovare la giusta sintesi sapendo che ormai il piano di questo aeroporto è partito e deve essere rispettato». Per il numero uno della Gesap,la Gesao si è ripresa, registra un aumento di passeggeri, una situazione contabile a posto, una conferma che si è sulla giusta via. «Ovviamente le scadenze vanno rispettate e l’azienda si dice pronta a farlo. Tra due mesi si saprà se accettano la nostra proposta – ha aggiunto – e questo tempo sarà prezioso per definire tutti i passaggi».
E, mentre assicura che giovedì si chiuderà finalmente la partita sul nome dell’amministratore delegato, che manca da giugno – giovedì si chiude, ho avuto ampie rassicurazioni in tal senso – sulla vicenda dello stand del pasticciere di Cinisi Palazzolo, che ha denunciato l’ex presidente della Camera di Commercio Roberto Helg per la richiesta di una mazzetta da 100 mila euro, Giambrone ha ribadito: «In seguito al suo ricorso dobbiamo attendere la decisione degli arbitri e grossomodo, se ne parlerà a gennaio. Ma, sia chiaro, non possono esserci corsie preferenziali e chiunque deve andare a gara. Si tratta di uno spazio pubblico – ha concluso – e tutti devono poter partecipare».
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