Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, l’ha detto chiaro e tondo: la Gesap rischia di perdere la concessione per la gestione dell’aeroporto di Palermo. I conti della società, infatti, non tornano: “La societa’ non ha una capitalizzazione adeguata e l’istruttoria dell’Enac continua per verificare i requisiti per poter mantenere la concessione. Da tre anni mi sento dire che sono pronti a ricapitalizzare ma questo non è mai successo- ha dichiarato Riggio-i soldi che hanno non bastano nemmeno per gli investimenti base. Insomma, l’allarme è serio.
Ma come si è ridotta in questo stato?
Si tratta dell’ennesimo caso di gestione allegra delle risorse pubbliche? Qualche dubbio c’è. La Gesap i cui maggiori azionisti sono Provincia di Palermo, Comune di Palermo e Camera di Commercio in questi anni ha esternalizzato la gran parte dei servizi e non ha risparmiato sulle conselunze, con il risultato di avere diminuito lefficienza delle prestazioni dello scalo, aumentandone i costi. Il tutto mentre, per tappare i buchi, i costi dei parcheggi sono aumentati a dismisura. Ieri il nostro giornale ha pubblicato una lettera di un lettore che ci ha raccontato, con i numeri alla mano, che il costo del parcheggio, allaeroporto Falcone-Borsellino, già Punta Raisi, costa il 420 per cento in più rispetto a Milano…(potete leggerla qui)
I cittadini, insomma, pagano salato il costo di una gestione non proprio ‘razionale’. Una situazione pesantemente denunciata in documento firmato da un membro del cda, Domenico Di Carlo, che LinkSicilia è in grado di farvi leggere integralmente (questo il link) e in cui sono inclusi i nomi delle società che hanno ricevuto gli incarichi di consulenze e il relativo importo. Per cominciare:
tra il 2009 e il 2010 la Gesap ha affidato incarichi per oltre 6, 5 milioni di euro (progettazioni, bandi, studi di fattibilità). Ai quali si aggiungono gli incarichi di natura giuridico- legale. Con quali criteri? “Non mi è dato conoscere la funzione che ha autorizzato gli impegni di spesa come non mi è chiara la evidenza delle procedure” si legge nel documento. Dove il consigliere precisa anche che, la sua ‘operazione verità’ sui conti della Gesap non deve essere considerata un atto di ‘lesa maestà’ né come una intimidazione al consiglio, semmai un contributo affinché la situazione finanziaria in cui versa ala società sia davvero chiara. Adesso lo è un po’ di più.
Il testo integrale della denuncia sui conti Gesap
Gesap, una gestione da delirio
Sorpresa: il parcheggio allaeroporto di Palermo costa il 420% in più che a Milano!
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