Leoluca Orlando incassa il primo successo. L’articolo 21 dello Statuto della Gesap, la società di gestione dello scalo di Palermo, non verrà modificato. L’assemblea dei soci, convocata nel pomeriggio in via straordinaria, non ha approvato la proposta che nei giorni scorsi era stata avanzata da Provincia e Camera di Commercio, entrambe commissariate dalla Regione. Resta, dunque, il comma che indica i requisiti necessari a ricoprire la carica di amministratore delegato. «Una norma-fotografia» l’aveva bollata il commissario di Palazzo Comitini, Manlio Munafò, sottolineando la necessità di adeguare lo Statuto a quello degli altri grandi aeroporti italiani con una struttura societaria simile a quella del Falcone-Borsellino.
Ma la proposta aveva scatenato le proteste del primo cittadino di Palermo, a cui si era associato anche il collega di Cinisi Giangiacomo Palazzolo. Così Orlando aveva annunciato di aver inoltrato una specifica informativa alla Procura della Repubblica e all’Anac, rilevando «un anomalo comportamento di silenzio da parte dell’Enac». Oggi però il fronte dei sindaci ha permesso di respingere il tentativo di modifica statutaria. «Ha stupito l’inconsistenza delle argomentazioni di Camera di Commercio e Provincia a sostegno della loro proposta» ha dichiarato l’assessore comunale al Bilancio, Luciano Abbonato, che ha partecipato alla seduta straordinaria dei soci.
Per l’esponente della Giunta Orlando è «incredibile che si possa pensare di affidare ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione di una società con oltre 50 milioni di fatturato, 300 dipendenti e che gestisce un asset strategico come un aeroporto internazionale da 4,8 milioni di passeggeri, a soggetti dotati di una semplice laurea in discipline economiche e giuridiche».
Esulta il sindaco Orlando, per il quale è stata bocciata una proposta che «mortificava e pervertiva, per logiche e interessi incomprensibili, lo stesso ruolo istituzionale di commissari di Provincia e Camera di Commercio». La bocciatura della proposta arresta «l’inqualificabile tentativo da assalto alla diligenza» concludono.
Sulla vicenda intervengono anche i consiglieri comunali di Idv, Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti, per i quali adesso compito dell’azienda è avviare «una selezione seria» per individuare «un manager capace che possa far fare alla società quel salto di qualità che la Gesap merita, esprimendo tutte le potenzialità soffocate nel passato da una gestione allegra. Solo in questo modo potremo archiviare quel progetto sbagliato di privatizzazione che ci ha visto sempre contrari».
Adesso l’attenzione è spostata alla prossima settimana quando si riunirà il consiglio di amministrazione per la nomina di presidente, vicepresidente e amministratore delegato.
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