Gesap: arrivò Leoluca Orlando e tutto restò come prima

Il nuovo serial a puntate di Palermo si chiama Gesap. Ufficialmente, è la società che gestisce – o dovrebbe gestire – i servizi a terra presso l’aeroporto ‘Falcone-Borsellino’ del capoluogo siciliano. Di fatto, è una ‘mammella’ che da anni viene spremuta a dovere per alimentare le clientele in parte politiche e, in parte, personali. Il tutto a scapito degli ignari contribuenti palermitani.

Ieri, sera, ad esempio, si è insediato il consiglio di amministrazione dove, tanto per cambiare, è andata in scena una sceneggiata napoletana. Ieri sera ci si aspettava un cambiamento radicale rispetto a un passato disastroso. Così sembrava. Invece i nuovi consiglieri di amministrazione scelti dal Comune di Palermo, con il loro comportamento, hanno dimostrato che, su certe cose, ‘Gattopardo’ alla mano, cambia tutto per non cambiare nulla. Ma andiamo con ordine.

La Gesap è una ‘mammella’, padon, una società per azioni. La maggioranza del pacchetto azionario è della Provincia regionale di Palermo (41 per cento circa). Poi c’è il Comune di Palermo con il 32 per cento circa. Quindi la Camera di Commercio, sempre di Palermo, con il 21 per cento circa delle azioni. Seguono piccoli azionisti pubblici e privati.

La gestione di questa società è pessima. Lo dimostrano e 3 milioni di euro di deficit. A cui si aggiunge un milione e mezzo di euro di deficit di Gh Palermo, una società controllata con il cento per cento dalla stessa Gesap.

Nei mesi scorsi assemblea dei soci e consiglio di amministrazione erano ai ferri conti. Provincia e Comune di Palermo non ne volevano più sapere di pagare il conto di una gestione diseconomica. Era successo che i consiglieri di amministrazione nominati dall’ex Sindaco, Diego Cammarata, si erano messi d’accordo con il consigliere di amministrazione designato dalla Camera di commercio, Roberto Helg, e gestivano la società mettendo in minoranza i due consiglieri di amministrazione della Provincia regionale di Palermo. E la gestivano, soprattutto, contro il Comune e contro la Provincia.

Di recente l’amministrazione comunale gestita da Leoluca Orlando ha nominato i due nuovi consiglieri di amministrazione: sono Paolo Modica e Giovanni Scalia. Si pensava che, con l’arrivo dei consiglieri di amministrazione scelti dalla giunta Orlando le cose sarebbero cambiate. Invece sono addirittura peggiorate. Che successo?

Lo abbiamo chiesto a Mimmo Di Carlo, il battagliero conigliere di amministrazione che, da tempo, denuncia gli sperperi che vanno in scena alla Gesap.

– Allora consigliere Di Carlo, ci racconta cosa sta succedendo?

“Succede, in primo luogo, che il consigliere di amministrazione, Roberto Helg, che è stato riconfermato, non può amministrare la società”.

– Perché?

“Non ha i requisiti previsti dall’articolo 4 del decreto ministeriale numero 161 del 1998. Quello che vi sto raccontando è già a verbale. A pronunciare l’ultima parola sulla vicenda di Roberto Helg sarà un giudice. Sia chiaro: non pongo una questione personale. Ho stima di Roberto Helg. Ma le regole sono uguali per tutti e vano rispettate”.

– Se non abbiamo capito male, Paolo Modica, nominato dal Comune di Palermo, è il nuovo presidente della Gesap. Dario Colombo, designato dalla Provincia regionale di Palermo, è stato riconfermato amministratore delegato. Poi c’è lei e Giovanni Scalia. Quindi Roberto Helg vice presidente.

“A quest’ultima nomina, come ho già detto, mi sono opposto”.

– E’ stato il solo ad opporsi?

“Sì”.

– Scusi, ma non avrebbero dovuto opporsi anche i consiglieri di amministrazione nominati dal Comune di Palermo retto da Leoluca Orlando?

“E’ una domanda che andrebbe rivolta ad Orlando, non a me”.

Cosa non la convince dell’attuale gestione della Gesap.

“La lista delle cose sbagliate è lunga”.

– Vediamone alcune magari.

“Intanto le deleghe”.

Ovvero?

“Le deleghe sulla gestione del personale spettano all’amministratore delegato. Invece sono rimaste al direttore generale”.

– Cosa pensano delle deleghe al personale i due consiglieri di amministrazione nominati da Orlando?

“Anche questa domanda andrebbe posta al Sindaco Orlando e ai due consiglieri di amministrazione che il Sindaco di Palermo ha nominato”.

– “Secondo lei Orlando si è messo d’accordo con il presidente del Senato, Renato Schifani?

“Non mi occupo di politica. Quello che posso dire, per averlo intuito, è che, forse, il Sindaco Orlando non ha chiaro il quadro della situazione della Gesap”.

– Insomma chi ce l’ha chiaro il quadro della Gesap in questo benedetto quanto consociativo Comune di Palermo?

“Guardi, l’unica cosa che si può ipotizzare è che l’assessore Cesare La Piana potrebbe non aver rappresentato bene la questione Gesap al Sindaco”.

Ci spiega come a una società come la Gesap a ‘produrre’ un deficit di 3 milioni di euro?

“Perché è stata gestita a caz… di giuda. Basti pensare ai consulenti esterni. Tra il 2009 e il 2010 sono costati sette milioni di euro”.

– Quanto?

“Ha capito benissimo: sette milioni di euro”.

E nessuno ha detto nulla?

“Io, allora, ho scritto una lettera che è stata pubblicata su tutti i giornali”.

– E non è successo niente?

“Niente di niente. E c’è di più”.

Cosa di più?

“L sembra normale che io, consigliere di amministrazione di una società, non conosco i contratti dei dirigenti? Non so quanto si mettono in tasca ogni mese”.

Perdoni, una società pubblica, pagata con i soldi dei contribuenti, non può non rendere note le retribuzioni dei propri dirigenti”.

“Invece è così. Io, almeno, non li conosco”.

Come fa una scietà come Gh a presentare un ‘buco’ di un milione e mezzo di uero?

“Che io sappia, 800 mila euro di deficit sono stati provocati dal fallimento di Wind Jet”.

E gli altri 700 mila?

“Suppongo, a causa di una gestione non razionale. I servizi, per esempio”.

– Ci dica.

“La società ha esternalizzato i servizi. In genere, quando si esternalizzano i servizi si esternalizza anche il personale”.

E invece da voi che successo?

“E’ successo che il personale è rimasto sul groppone della società. Le racconto una cosa a patto che lei non lo scriva”.

– Promesso…

“In questi giorni c’è un operaio specializzato che, tra oneri diretti e indiretti, costa tre mila euro al mese.Lo sa che fa?”.

Che fa?

“Raccoglie i carrelli”.

I carrelli?

“Sì, i carrelli. Ora, mi dica lei, un operai specializzato che raccoglie i carrelli…”.

– Qual è la cosa più grave che ha visto alla Gesap?

“Si perde il conto. Lasciamo perdere”.

Avanti, magari una. Non lo scriviamo.

“La vicenda Carcassa è incredibile”.

– Ma chi, Gennarino?

“Lo conoscete?”.

Certo: è famoso. Quello che lavora fuori ma è pagato da Gh Palermo…

“Ah, vedo che siete informati. Visto che ci siamo, una domanda la faccio io a voi: vi sembra giusto che, dopo aver pagato trecento mila euro a un dipendente che non lavora all’aeroporto di Palermo, si mettano in cassa integrazione venticinque dipendenti'”.

Ma che giusto: è una follia! L’abbiamo già scritto. Ma secondo lei come mai alla Gesap non arrivano controlli? C’è forse di mezzo la Massoneria?

“A me hanno insegnato che la Massoneria si occupa di filosofia. Qui mi pare che parliamo di prassi…”.

 

 

 

 

Redazione

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