A Geraci Siculo dal 26 novembre l’acqua erogata dal serbatoio comunale Sant’Anna deve essere usata solo a scopi igienico-sanitari. Lo prevede un’ordinanza firmata dal sindaco Luigi Iuppa proprio in quel giorno, che stabilisce anche di attivare i controlli necessari «al fine di accertare le eventuali cause che hanno potuto portare al superamento dei parametri». Dai rilievi dell’Asp di Palermo in quel periodo risulta infatti che l’acqua prelevata in alcune sorgenti «ha evidenziato parametri biologici e chimici non conformi» a quelli previsti legge. Da allora ad oggi pare che nulla sia cambiato, ovvero «l’Asp è tornato a fare i controlli nella prima decade di gennaio e ha visto che i valori ancora non sono rientrati», spiega Gaetano Scancarello, capogruppo di Uniamo Geraci in consiglio comunale.
Lo stesso gruppo di minoranza, che è anche collegato all’omonima un’associazione, ha organizzato sabato scorso una partecipata assemblea per informare i cittadini dello stato dell’arte. «Spiace aver dovuto constatare l’assenza del sindaco e della Giunta Comunale mentre si è registrata la presenza di buona parte dei consiglieri comunali tra i quali il Presidente del Consiglio, Giuseppe Puleo, che si ringrazia per il contributo dato al dibattito». Commenta Scancarello che aggiunge: «Dopo che il sindaco ha emanato l’ordinanza ci siamo interessati alla questione visto anche che coinvolge altri Comuni come Petralia soprana e Gangi. Tale decisione è scaturita dall’eccessiva presenza di alluminio nelle acque, comunicata dall’Asp di Palermo il 26 novembre scorso, a seguito dello svolgimento di esami di routine. Non attribuiamo nessuna responsabilità all’amministrazione comunale sulla vicenda, ci saremmo aspettati solo un po’ di comunicazione in più. Si tratta di Sorgenti superficiali nelle stagioni piovose c’è più probabilità che l’acqua si contamini. Bisogna capire quali sono i problemi e come affrontarli da parte nostra c’è la massima disponibilità a collaborare».
Il capogruppo di Uniamo Geraci afferma di non voler dare luogo ad allarmismi, ma ritiene necessario informare i cittadini che da novembre si chiedono cosa sta succedendo: «Un po’ di dubbio c’è sempre sulle possibili conseguenze. Abbiamo parlato con l’esperta Francesca Di Gaudio, che ha esposto all’assemblea una relazione tecnico-scientifica dove ha affermato che l’eventuale problema per la salute si crea a lungo termine. Il personale dell’Asp verrà di nuovo questa settimana per verificare se i parametri sono rientrati ed eventualmente dare il via libera alla revoca dell’ordinanza». Quello che chiede l’opposizione è in sostanza di valutare le possibili alternative dopo la realizzazione di uno studio ad hoc: «Cercheremo di stimolare l’amministrazione a fare quello che serve, teniamo alta l’attenzione anche per evitare che la faccenda si ripeta».
Abbiamo più volte provato a contattare il sindaco per una replica ma al momento non è stato possibile raggiungerlo.
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