«Accettando di entrare nella Lega, con il ruolo che mi è stato dato, sarò tra quelli che avranno la possibilità di indicare la linea politica sul nostro territorio». Sebbene l’ufficialità sia arrivata solo oggi, le voci di un approdo tra le fila del partito di Matteo Salvini circolavano già da un po’ di tempo. E come per gli altri annunci – il distacco dal gruppo del M5s palermitano ai primi di luglio e, in un secondo momento, il passaggio a quello misto e la frattura definitiva con il movimento -, Igor Gelarda l’ha fatto pubblicamente con un post su Facebook, mettendo nero su bianco i motivi che lo hanno spinto a questo passo.
Alla base della sua scelta, avrebbero pesato «un anno di incomprensioni e frizioni con il movimento 5 stelle a Palermo, a mio parere troppo distante dalle istanze della base e degli elettori e dello stesso programma», e dopo «avere inviato numerose segnalazioni a Roma, Milano e Palermo. Dopo tutto questo, ho deciso di dare un segnale forte prima dichiarandomi indipendente e poi passando al gruppo misto. Speravo che questo attirasse l’attenzione e soprattutto l’azione del movimento 5 stelle regionale e nazionale sul problema Palermo. Questo non è avvenuto».
Gelarda è stato, invece, immediatamente contattato da Stefano Candiani, sottosegretario agli interni e commissario della Lega per la SIcilia, proponendogli l’intenzione da parte della Lega di avviare un progetto nuovo per la città e l’Isola. «Sebbene esterni al movimento, e pur non conoscendo in dettaglio le dinamiche – scrive Gelarda – hanno riconosciuto la mia coerenza ed apprezzato il legame forte con la mia terra, al punto che mi è stato proposto di essere il responsabile per i rapporti con le istituzioni. Accettando di entrare nella Lega, con il ruolo che mi è stato dato, sarò tra quelli che avranno la possibilità di indicare la linea politica sul nostro territorio. E potrò insieme con quanti decideranno di accettare questa sfida, dare forma ad un percorso in Sicilia che ponga al centro le istanze della nostra terra».
«In ragione di questo in maniera sofferta, ho deciso di essere conseguente, prendere atto che il Movimento a Palermo ed in Sicilia appare oggi sempre più un circolo elitario ed autoreferenziale, lontano dalla sua stessa base e dagli elettori, e di continuare le mie battaglie avendo nella Lega il mio riferimento politico nazionale. Le cose le fanno gli uomini, e resterò sempre, come lo sono stato finora, aperto e disponibile a rappresentare qualunque istanza provenga dai cittadini, in difesa del nostro presente e del nostro futuro a Palermo ed in Sicilia. Accetto le critiche, non tollero la mancanza di rispetto – conclude – E non perdo di vista il mio obiettivo: la mia Terra!».
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