È bastato un semplice click dallo smartphone di un cittadino per mettere fine al supermercato dello spaccio che, da anni, si svolgeva nella centralissima via Abela, a
pochi passi dal salotto buono della città di Gela. La segnalazione all’app Youpol – che consente a
chiunque di inviare foto, immagini e informazioni in forma anonima – ha dato il via all’operazione Supermarket che ha portato all’arresto di tre spacciatori.
Le manette sono scattate stamattina per Benito Peritore (44 anni), Michael Caci (20
anni) e Alberto Drogo (34 anni) originario di Vittoria ma residente a Gela. Al primo, il provvedimento è stato
notificato in carcere, gli altri due andranno ai domiciliari. I tre si rifornivano a Vittoria, Palermo e Catania, e
sono tutti accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le ordinanze sono state eseguite dal personale del commissariato locale che si è avvalso del supporto delle
unità cinofile dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Catania.
L’indagine aveva preso il via nel novembre del 2018. Poi lo scorso maggio, grazie a una segnalazione
arrivata dall’app, gli investigatori hanno potuto scoperchiare la fiorente attività di spaccio che avveniva dal balcone di casa di uno degli arrestati che distribuiva le dosi preconfezionate di hashish e marijuana calandole con un paniere.
Tutti gli affari sarebbero passati per le mani di Peritore che, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe coinvolto anche un suo figlio ancora minorenne.
Era stato proprio il 44enne a finire sotto il faro della giustizia, circa un anno fa, nell’ottobre del
2018. Gli agenti lo avevano bloccato con quasi un chilo di hashish.
Durante la stessa attività di
indagine era stato identificato anche Drogo, trovato in possesso di 130 grammi di droga.
Sostanza che Peritore soprattutto avrebbe avuto grande facilità nel procurare e smerciare, facendole arrivare dai punti di rifornimento classici di Palermo e Catania, oltre che dalla vicina Vittoria.
Da qui il nome in codice Supermarket con cui gli investigatori hanno battezzato l’operazione.
«I membri della banda agivano con sfrontatezza e alla luce del sole, convinti di rimanere impuniti – ha
sottolineato il procuratore Fernando Asaro – In qualche occasione, si erano anche accorti delle videocamere
di sorveglianza piazzate dagli agenti del commissariato e avevano provato, senza successo, a metterle
fuori uso».
Indagini più serrate sono partite poi lo scorso maggio a seguito della segnalazione anonima tramite l’app. Un modo inusuale per facilitare la denuncia da parte dei cittadini ma che sta portando diversi frutti come
sottolinea il questore di Caltanissetta Giovanni Signer: «È la prima volta in assoluto che un’indagine del
genere parte dopo una segnalazione virtuale. L’app consente di mantenere sempre l’anonimato, chi ci ha
segnalato questa vicenda rimarrà sconosciuto e non potrà essere nemmeno convocato per testimoniare.
L’omertà purtroppo è ancora molto diffusa e un sistema di
questo tipo diventa fondamentale».
«Sono state trascritte centinaia e centinaia di intercettazioni – aggiunge il sostituto procuratore Luigi Lo
Valvo – Su Youpol la segnalazione era molto precisa e questo ci ha consentito di andare subito a segno».
Gli indagati sono complessivamente undici: per tre di loro il gip ha deciso di emettere l’ordinanza
di custodia cautelare. A Peritore la notifica è arrivata in carcere dove si trovava per reati simili: «Tra qualche
giorno sarebbe stato scarcerato – sottolinea Tito Cicero, dirigente del commissariato – Invece, adesso
rimarrà dov’è per un altro po’».
Questa mattina, la polizia ha sottolineato come l’operazione rientri in una più vasta opera di contrasto allo
spaccio di stupefacenti in città, dove negli ultimi mesi è tornata in voga anche l’eroina.
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