Due incendi, a distanza di un’ora l’uno dall’altro, e il forte sospetto che dietro possa esserci la mano della criminalità. Il risveglio per la città di Gela non è stato dei migliori. La notte scorsa, le fiamme hanno distrutto prima il bar Belvedere– locale aperto da poco – e poi il Bcool Beach, esercizio di proprietà della stessa famiglia che gestisce il bar Bcool in viale Indipendenza. Per i vigili del fuoco, intervenuti in entrambe due le occasioni, l’origine dei roghi sarebbe dolosa.
A occuparsi delle indagini sono la polizia e i carabinieri di Gela. Al momento pare che i proprietari del Bcool abbiano negato di avere ricevuto minacce e richieste di pizzo. Intanto dalle associazioni dei commercianti e degli artigiani arriva un appello alle autorità. «Il prefetto di Caltanissetta metta in atto tutte le misure necessarie a ristabilire l’ordine e la sicurezza nel territorio gelese, se necessario anche con l’ausilio dell’esercito – si legge in una nota -. Ben consapevoli del fatto che azioni del genere minano la serenità personale di chi le subisce manifestiamo seria preoccupazione per la sicurezza di questo territorio».
Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani e Fipe-Confcommecio sottolineano come operare in realtà come Gela sia difficile – «viviamo in un territorio abbandonato a se stesso, in mano a balordi liberti di agire incontrollati» – ma assicurano che quanto accaduto non «riuscirà a far abbassare la testa ai commercianti gelesi che continuano a credere nella giustizia e nei valori di liberta’ e democrazia».
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