«Quando ho spento le fiamme addosso alla signora non ho pensato a nulla, ho cercato solo di aiutarla». Quella di ottenere il permesso di soggiorno in Italia per meriti civili è sicuramente un’ipotesi che accarezza, ma Khadim Ngom, il 39enne senegalese che mercoledì ha salvato dalle fiamme una delle donne colpite dall’esplosione al mercato di Gela, tiene a precisare che i due fatti sono separati. Il gesto è stato spontaneo, in quei momenti non c’era spazio per altri pensieri, comprese possibili ricompense. «Sono un venditore ambulante, mi trovavo a circa quindici metri dal furgoncino – racconta a MeridioNews -. Mi sono abbassato, poi ho sentito un botto forte e quando ho alzato la testa c’erano fiamme e persone che scappavano e gridavano».
Sulla deflagrazione la procura di Gela ha aperto un’inchiesta, e ieri sera la polizia ha convocato Khadim in questura come testimone. «Mi hanno chiesto cosa ho visto e ho raccontato come è andata», dice al telefono. Il 39enne, però, di recente ha avuto un altro tipo di comunicazione dalla questura: il rigetto della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. All’origine della notifica c’è una condanna per fatti accaduti diversi anni fa. «Vendevo cd masterizzati e mi hanno fatto il verbale – spiega -. Ma sono storie passate, perché ormai ho la partita iva e tutti i documenti a posto». E in base a ciò, a dicembre, Khadim si è presentato dalle autorità convinto di potere ottenere il rinnovo senza particolari problemi. Così invece non è stato. «La legge prevede che se si hanno condanne si perda la possibilità di rimanere in Italia – dichiara l’avvocato Leonardo Marino, legale del 39enne -. Tuttavia visto i recenti fatti faremo una richiesta ufficiale per il riconoscimento del permesso per atti di particolare valore civile». Si tratta di una delle novità introdotte dal decreto-legge voluto da Salvini. «Riteniamo che il caso di Khadim rientri perfettamente tra quelli previsti dalla nuova normativa», aggiunge Marino.
Dal canto suo, Khadim, che lavora nei mercati rionali tra Agrigento e Gela e che in Sicilia ha trovato anche l’amore, per il momento non vuole immaginarsi costretto a lasciare l’Isola. «Nessuno mi ha detto che devo farlo, per ora ho ricevuto solo un avviso di rigetto – commenta -. Però spero che tutto si sistema, anche se tengo a precisare che mercoledì ho voluto solo aiutare quella signora». Ricordando quei momenti il 39enne spiega di non avere avuto paura: «C’erano persone che scappavano, ma io ho pensato solo a spegnere le fiamme. E così anche altre persone – rivela -. Un po’ mi sono anche ustionato. Spero che la signora si riprenda».
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