Gela, anziani truffati in cambio di promesse sessuali Un giro d’affari da oltre 100mila euro, tre arrestati

Una sorta di agenzia matrimoniale con tanto di catalogo virtuale con le donne da scegliere. In questo modo, una banda criminale composta da due uomini e una donna, avrebbe raggirato e truffato gli anziani. È quanto hanno ricostruito i carabinieri di Gela, nell’ambito dell’operazione San Giuseppe fra i territori di Gela e Niscemi, e che ha portato all’arresto di tre persone per associazione a delinquere, circonvenzione di incapaci, induzione e sfruttamento della prostituzione.

A capo dell’organizzazione criminale, che avrebbe realizzato un giro d’affari di oltre 100mila euro, ci sarebbe stato Emanuele Murana che, attraverso minacce e violenze rivolte alle vittime, si sarebbe fatto consegnare ingenti somme di denaro dagli anziani con la complicità di due cittadini rumeni, Enela Ciubotaru e Vasile Daniel Ciubotaru

Le indagini condotte nell’ambito dell’operazione denominata San Giuseppe, hanno permesso di ricostruire anche i ruoli dei tre all’interno della banda criminale: la donna avrebbe avuto il compito di circuire gli anziani con l’obiettivo di derubarli e farsi fare dei costosi regali. Il nipote della donna avrebbe fatto da factotum gestendo soprattutto i contatti fra la Romania e la Sicilia e cercando donne romene da far conoscere, solo virtualmente, alle vittime. 

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i tre avrebbero intercettato gli anziani in classici luogo di ritrovo nei centri cittadini: dalle piazzette ai giardinetti fino e anche negli uffici postali. Catturata la loro attenzione, avrebbero poi mostrato un album di fotografie di donne rumene pronte, eventualmente, a venire in Italia. In cambio di ingenti somme di denaro – spedite in Romania dopo essere state sottratte agli anziani – avrebbero promesso matrimoni, favori sessuali e anche il servizio di assistenza come badanti

Marta Silvestre

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