Utilizzare l’ex cinema Midulla per una ventina di giorni come spazio per «laboratori e workshop di musica, giocoleria e circo sociale». È quanto chiede al Comune – a titolo gratuito, dal 3 al 28 settembre – l’associazione Gammazita. La struttura da anni si trova in condizione di abbandono. Avrebbe dovuto diventare sede di un centro culturale comunale, ma le attività non sono mai partite. Lo scorso anno l’amministrazione aveva pensato a quell’edificio per ospitare i bambini dell’orchestra giovanile Falcone-Borsellino; una soluzione mai attuata ma che ha sollevato le perplessità degli operatori culturali sulle modalità attraverso le quali la giunta avrebbe disposto del bene.
I volontari di Gammazita organizzeranno dal 18 al 20 settembre la seconda edizione del festival Ursino buskers, ma la loro attività di promozione della zona del Castello Ursino e di coinvolgimento dei giovani del quartiere viene portata durante tutto l’anno. «L’utilizzo dei locali dell’ex cinema Midulla ci permetterebbe di poter svolgere dei corsi di circo sociale per i bambini del quartiere San Cristoforo – spiegano nella lettera inviata a palazzo degli Elefanti – dove già operiamo da più di un anno, dando loro l’opportunità di scoprire e imparare discipline nuove e di vivere a contatto con gli artisti». Infatti, proseguono, «quest’anno la nostra associazione ospiterà diverse realtà e operatori di circo sociale italiani».
«È noto come il circo sociale, anche nel nostro paese, venga utilizzato come strumento di integrazione, sviluppo relazionale e crescita per i ragazzi a rischio – analizzano i volontari – Il circo sociale è innanzitutto uno strumento di intervento sociale mirato a potenziare l’insegnamento di competenze preziose ai giovani attraverso le tecniche di arte-educazione». La partecipazione, la condivisione con gli altri, la sperimentazione e la concentrazione richiesti dalle attività circensi «permette ai partecipanti di distaccarsi, almeno temporaneamente, da possibili circostanze avverse e condizioni di disagio».
Dopo i sopralluoghi dell’autunno 2014 il silenzio è calato sull’ex cinema, circondato da rifiuti e degrado come mostrano le foto scattate pochi giorni fa e pubblicate in un post su Facebook. «Dopo l’incendio al museo d’arte moderna, costato otto milioni di euro, mai utilizzato, ci chiediamo quanti altri beni pubblici sono stati costruiti e lasciati al degrado?», domandano riferendosi al rogo che ha distrutto l’ex raffineria diventata riparo di numerosi senzatetto. «Quanti altri luoghi destinati alla collettività, sono negati, inaccessibili, lasciati a marcire, sconosciuti ai catanesi e alla stessa amministrazione pubblica?».
Per questa ragione i volontari di Gammazita chiedono di usare l’ex cinema come punto di ritrovo temporaneo per i ragazzi di San Cristoforo che con il tempo si sono avvicinati alle attività dell’associazione e che adesso si riuniscono nelle vicine strutture utilizzate dal Gapa. «Nel 2014, abbiamo realizzato la prima edizione del festival di arti di strada Ursino Buskers, proprio per far capire a tutti i bimbi catanesi e non quanto sia importante il valore del gioco e dell’arte nella vita – raccontano – Per tre giorni il quartiere si è trasformato in un posto fiabesco, colorato, vivo, pulito, grazie alla magia che solo l’arte e la cultura sanno compiere così bene». Un evento che ha raccolto oltre 20mila presenze e che può trasformarsi in qualcosa di più di una manifestazione culturale.
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